di Arturo Calabrese
Si apprendono nuovi risvolti dall’inchiesta sollevata qualche giorno fa, in merito ad un esposto del 13 dicembre del 2023, da parte della Società cooperativa “il Girasole” inviato alla Regione Campania e ai comuni del Piano di Zona S07.
L’oggetto riguardava la gestione del Piano capitanato dal sindaco Gabriele luliano, che risultava, in palese conflitto di interesse, difendere una sua assistita in qualità di avvocato e anche presidente dell’S07, giocando. La questione che concerne l’attività privata dell’avvocato Iuliano riguarda la difesa di Cristina Comunale, che nell’ambito di un’attività connessa con il Piano da lui diretto non veniva pagata dalla stessa cooperativa. Cristina Comunale, che tra l’altro è parente dell’assessore omonimo che di recente ha rassegnato le dimissioni, ha da pochi giorni superato anche una prova preselettiva per un concorso per fascia C presso lo stesso Comune di Roccadaspide.
Altro elemento da sottolineare è che la suddetta è presidente dell’associazione sportiva “Ninfea Asd”, beneficiaria a titolo gratuito di beni comunali. Ieri, poi, è stata pubblicata una delibera a quattordici giorni di distanza dalla data in epigrafe, una forbice di tempo sicuramente minore rispetto ad altre situazioni a cui Iuliano e i suoi hanno abituato, sembrerebbe che il sindaco con una sua nota protocollata l’8 di ottobre comunicava di aver nominato un suo legale di fiducia in relazione a un procedimento penale che vedrà la sua udienza il 19 novembre prossimo davanti al Giudice per le indagini preliminari.
Quest’ultima è Valeria Campanile, colei che ha firmato le ordinanze di custodia cautelare in carcere per Franco Alfieri, presidente della Provincia e sindaco di Capaccio Paestum sospeso, e per altri indagati tra cui Vittorio De Rosa e Alfonso D’Auria, dirigenza della Dervit, la realtà di cui molto si è scritto. La stessa delibera, a firma del vicesindaco Girolamo Auricchio e degli assessori Giuseppe Iuliano e Erika Urti, pone il via libera al rimborso delle spese legali al sindaco sulla base dell’ordinamento giuridico.
Vicesindaco e assessori ci sarebbe ribadiscono e sottolineano l’assenza di conflitto di interessi con il Comune di Roccadaspide, presenza di nesso causale tra funzioni esercitate e fatti giuridicamente rilevanti. Ma se fosse vera l’informazione, e cioè che tale delibera riguarderebbe la nota vicenda in cui l’avvocato Iuliano si è trovato implicato addirittura da un punto di vista penale, per fatti che riguardano anche la sua attività privata di legale in difesa di Comunale, come si può procedere con la richiesta di gradimento dell’avvocato stesso da parte della Giunta?
A questo punto, non si tratta più di nominare, come già fatto in passato un legale, contro questo giornale (decideranno i giudici se a torto o ragione, ndr), ma di ben altra cosa. L’ulteriore quesito, inoltre, al di là della giustizia che farà naturalmente il suo corso, è se è giusto che in tutto ciò siano i cittadini a pagare la difesa del sindaco in caso dovessero mai essere le suddette condizioni, per un procedimento penale che parte da una sua azione privata.
Ora gli adempimenti spettano solo al responsabile del servizio contenzioso, rappresentato dal segretario comunale che è su nomina del primo cittadino. Segretario che a sua volta è anche presidente di commissione e si troverà insieme con altri membri interni al Comune stesso a giudicare prossimamente la stessa Comunale nella prima prova del concorso per amministrativi. L’attenzione, come sempre, rimane alta e ovviamente non si fermerà a questa vicenda. di certo molto particolare.