Riecco il vecchio cuore granata: Salernitana corsara - Le Cronache
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Riecco il vecchio cuore granata: Salernitana corsara

Riecco il vecchio cuore granata: Salernitana corsara

di Fabio Setta 

Dopo la svolta societaria, la svolta sul campo. È un’impresa quella Granata alla Bentegodi. Una vittoria arrivata dopo 97 minuti di sofferenza, di cuore, grinta e sacrificio. Una vittoria contro un Verona che riapre decisamente il discorso salvezza per la Salernitana che esce dalla crisi e dalle emergenze a covid con una partita commovente. Bravi tutti dal primo all’ultimo, bravi per tre punti che possono segnare, in attesa del closing e del mercato, una nuova era per i Granata. Rispetto all’ultimo match con l’Inter, giocato 23 giorni fa Colantuono è stato costretto a cambiare ben 8 undicesimi nello schieramento iniziale Ma al di là degli uomini in campo e lo spirito della squadra che è sembrato subito diverso. Magari per la svolta societaria, magari perché nelle emergenze nelle difficoltà il gruppo si è cementato ulteriormente, è sembrato di rivedere a tratti la Salernitana dello scorso anno punto grintosa, volitiva, con patta, magari nome scelta tecnicamente ma sicuramente di gran cuore. Quella di Castori, quella arroccata in difesa a guardia della porta di Belec, che magari soffre concede, Ma che alla prima occasione riuscita a portarsi in vantaggio. Nei primi minuti del match contro il Verona ha creato tanto, sfiorando il gol, soprattutto con Simeone di testa e collezionando corner su corner. La solidità Granata, ritrovata anche al prezioso ritorno di Mamadou Coulibaly a centrocampo, però ha messo in difficoltà gli scaligeri che dopo la partenza emotiva hanno perso slancio e sicurezza. Praticamente in 10 dietro la linea della palla, la squadra di Colantuono ha coperto ogni spazio, con raddoppi precisi Sulle fasce e stringendosi centralmente, evitando quindi gli eventuali scambi rapidi tra il Cholito e uno tra Caprari e Lasagna. Poi al 28′ su sponda di Djuric, schema tipico dello scorso anno, Gondo è stato bravo sveglio a farsi mettere giù in aria da Gunter. Dal dischetto Djuric ha così portato avanti granata. La rete ha sbloccato il dato entusiasmo a ditaccio e soci che al 38′ hanno anche sfiorato il raddoppio con un colpo di testa di Gondo, su cross di Jarosznski, con Pandur che è stato bravo a deviare in corner. Nella secondo tempo però, la Salernitana nella fase iniziale ha scelto nuovamente di abbassarsi a difesa del Vantaggio spigola riuscendo però a contrastare le offensive di un Verona che ha provato con Barak e Kalinic ad alzare la propria qualità in campo il Verona ha sì trovato una falla trovando il pari con Lazovic, dopo uno scivolone di Zortea, ma Kastanos su punizione dal limite ha rimesso subito le cose in chiaro, riportando avanti i granata che a quel punto hanno chiuso le porte ad un Verona rimasto anche i miei ci punto il muro Granata ha retto anche nel 7, e stessi, minuti di recupero. E alla fine la festa Granata esplosa per un campionato che si riapre con nuove prospettive e orizzonti che sembrano aprirsi.