di Andrea Pellegrino
Rapporti sempre più tesi tra Comune di Salerno ed Autorità Portuale. A rompere l’idillio sarebbe stata la decisione di tagliare la “Torre” che avrebbe dovuto accogliere la nuova sede dell’Authority dal progetto Crescent. Una decisione, questa, scaturita dalle prescrizioni dell’ex soprintendente di Salerno Gennaro Miccio, già impugnata innanzi al Tar dall’Autorità Portuale, guidata da Andrea Annunziata che ora però avrebbe chiesto una accelerata sui tempi della decisione. Infatti, porta la data dell’11 giugno l’istanza di abbreviazione dei termini presentata dal legale dell’autorità portuale Barbara Pisacane che ha chiesto «l’annullamento della deliberazione di giunta comunale numero 12 del 28.01.2015 con cui è stata approvata la variante al PUA di Santa Teresa (che esclude appunto le due Torri di servizio e l’edificio Trapezio, ndr)». Ieri la decisione del Tar, ed in particolare del presidente del Tribunale amministrativo di Salerno Amedeo Urbano che accogliendo l’istanza dell’autorità portuale di Salerno ha fissato l’udienza per il prossimo 8 ottobre. In particolare Annunziata trascinerà in udienza oltre la Crescent srl (rappresentata dall’avvocato Lorenzo Lentini) anche il Ministero per i Beni e le attività culturali, la Soprintendenza di Salerno, il Demanio, il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e naturalmente il comune di Salerno, difeso dall’avvocato Antonio Brancaccio. Ma la variante prodotta dal Comune di Salerno è oggetto anche di una ulteriore impugnativa che giunge direttamente dall’associazione Italia Nostra e dal comitato No Crescent.