di Erika Noschese
È Michele Tarantino il nuovo segretario regionale del partito socialista italiano. L’elezione del vice segretario uscente è avvenuta ieri mattina, durante l’assemblea regionale tenutasi a Napoli. Nel corso del suo intervento, il napoletano non ha risparmiato accuse al partito democratico e parla di clima difficile per il centro sinistra proprio in vista delle prossime elezioni regionali.
Da ieri lei è il nuovo Segretario regionale del Psi. In che stato di salute è il partito in Regione Campania?
«In buone condizioni. Il segretario uscente, Marco Riccio, che ringrazio per il lavoro svolto, ha avuto il merito di rilanciare il partito dal 2015 ad oggi. Abbiamo un radicamento forte in tutte le province della nostra regione che si trasforma, in occasione delle competizioni amministrative, in elezione di sindaci e consiglieri comunali. All’ultima tornata elettorale, per esempio, abbiamo eletto anche alcuni sindaci come ad Albanella, Oliveto Citra e Ariano Irpino. Sono risultati importanti che ci consentono di guardare con fiducia alle prossime sfide».
A proposito delle prossime sfide, possiamo dire che la campagna elettorale per le elezioni regionali è già iniziata…
«E noi siamo già in campo per presentarci con la nostra lista di partito, come abbiamo sempre fatto. Voteremo il rinnovo del Presidente della Giunta e del consiglio regionale in un clima difficile per il centrosinistra. Questo dovrebbe spingere il partito di maggioranza, il Pd, ad avviare rapidamente una riflessione sul percorso da intraprendere, interrogandosi sugli importanti risultati raggiunti, ma anche affrontando le questioni irrisolte. Al nostro congresso il segretario regionale del Pd, Leo Annunziata, ha annunciato che la settimana prossima è sua intenzione riunione i segretari dei partiti che compongono la coalizione che affronterà le prossime elezioni regionali. Mi sembra un buon inizio».
Lei è di Napoli, come percepisce l’operato della Regione Campania?
«De Luca ha raggiunto importanti risultati in Regione. Penso alla sburocratizzazione, al piano lavoro, al risanamento dei conti in sanità e la relativa richiesta ancora non approvata dal governo della fuoriuscita dal commissariamento. Ma ci sono settori nei quali non si sono raggiunti i risultati sperati. Il problema da affrontare ora, però, è come vincere le elezioni regionali».
Il Psi quindi sarà con il centrosinistra?
«Il centrosinistra è la collocazione naturale per il nostro partito. Il punto vero, però, è che manca una valorizzazione della coalizione. Manca il dialogo. Il Pd fino ad oggi si è chiuso in sè stesso».
La Campania vanta il segretario nazionale del Psi. Questo è sicuramente un punto a favore per i socialisti…
«Il partito ha premiato il lavoro che Enzo Maraio ha svolto in Campania, eleggendolo all’unanimità segretario nazionale. È sicuramente una marcia in più per tutto il partito campano vista la grande opera di rilancio dei socialisti che sta mettendo in campo. Averlo a Roma significa avere un filo diretto per ogni decisione che potrà essere assunta ai livelli nazionali».
La provincia di Salerno resta la punta di diamante del Psi in Campania…
«A Salerno abbiamo una delle federazioni più forti d’Italia e questo è il risultato di anni di lavoro fatto da Maraio e dal Segretario Provinciale, Del Duca. Nel salernitano c’è un partito radicato che a mani nude, oltre ad avere un gruppo consiliare importante a Salerno città, continua a crescere e ad eleggere amministratori e sindaci. Anche per questo ho voluto che ad affiancarmi come vice segretario fosse proprio un giovane dirigente di Salerno, Marco Lamonica, che da sempre ha vissuto la vita politica del partito salernitano».