Pina Ferro
Annullamento senza rinvio della sentenza per gli infermieri sia per il sequestro sia per l’omicidio colposo, mentre per i medici conferma per il falso ideologico e annullamento con rinvio per il sequestro. E’ la richiesta avanzata, al termine della requisitoria dal procuratore generale della Corte di Cassazione per i medici e gli infermieri ritenuti responsabili a vario titolo della morte di Francesco Mastrogiovanni, il maestro elementare di Castelnuovo Cilento. L’udienza svoltasi nella giornata di ieri è terminata intorno alle 18. La decisione degli ermellini dovrebbe arrivare questa mattina. In primo grado sono stati condannati il primario Michele Di Genio, i medici Rocco Barone, Raffaele Grasso, Amerigo Mazza, Michele Della Pepa, e Anna Angela Rubertoper sequestro di persona, falso ideologico e morte in conseguenza di altro reato, gli undici infermieri De Vita, Cirillo D’Agostino, Minghetti, Russo, Cortazzo, Tardio, Scarano, Gaudio, Fortino, Oricchio e Luongo invece erano stati scagionati. Nella sentenza di appello, invece, gli infermieri sono stati condannati mentre per i camici bianchi arriva la condanna bisma con pene ridotte. Mastrogiovanni è morto per edema polmonare il 4 agosto 2009 nel reparto psichiatrico di Vallo della Lucania, dove era stato ricoverato 4 giorni prima per un trattamento sanitario obbligatorio. L’insegnante è rimasto legato al letto del reparto con mani e piedi – come hanno mostrato le telecamere di videosorveglianza sequestrate subito dopo la sua morte – senza essere alimentato. La richiesta del procuratore generale della Corte di Cassazione è stata accolta con soddisfazione dal legale dell’infermiera caposala, Franco Maldonato. Si tratta di un vero e proprio colpo di scena. In aula presenti tutti i familiari di Mastrogiovanni e il comitato Giustizia e Verità.