di Pina Ferro
“Il Covid sta distraendo non poche energie da parte dei magistrati per il moltiplicarsi degli adempimenti amministrativi e organizzativi. Energie che, per forza di cose, vengono sottratte alla destinazione loro propria dell’esercizio della funzione giudiziaria”. A sostenerlo, ieri mattina, è stato il procuratore generale di Salerno, Leonida Primicerio, nel corso del suo intervento alla cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario nel distretto salernitano. Ricordando, poi, alcune inchieste della procura di Salerno sui “colletti bianchi”, Primicerio ha rimarcato come “la corruzione che alligna nella pubblica amministrazione e’ un fatto grave, ma la corruzione che alligna nella giurisdizione è un fatto gravissimo perchè è quanto di più grave possa verificarsi perchè inquina l’istituzione che quella corruzione dovrebbe combattere e contrastare”. Guardando al lavoro svolto dalle altre due procure, Nocera Inferiore e Vallo della Lucania, il procuratore generale ha sottolinea l’azione dell’ufficio inquirente nocerino sull’inquinamento del fiume Sarno e l’inchiesta per abbandono di rifiuti della procura vallese, “riuscita a rinvenire una ingente quantita’ di rifiuti interrati pericolosi e non, fino dal 1990”. Ad aprire l’anno giudiziario nel distretto della Corte di Appello di Salerno è stato il presidente Iside Russo. Questo anno la cerimoniaè stata chiusa al pubblico, ma trasmessa in diretta su radio Radicale. “La progettualità organizzativa e culturale che ha caratterizzato in questi anni tutto il distretto, ha risentito delle prescrizioni limitative imposte dal Covid. Ma, la consapevolezza delle dimensioni e della drammaticità della crisi, la condivisione delle difficoltà, soprattutto la volontà e capacità di rispondere con misure organizzative adeguate, rispettose dei principi del giusto processo hanno consentito a magistrati, avvocati e personale amministrativo di lavorare in sinergia, cercando gli uni di comprendere i problemi degli altri”. Oltre alla sospensione delle udienze a causa della pandemia, bisogna considerare che per la Corte d’Appello “c’è stata la sospensione, per oltre un mese, delle udienze per il trasloco alla cittadella giudiziaria” e “la Corte è stata in grado di ottenere risultati apprezzabili”, sottolinea Russo rimarcando che il trasferimento è stato ormai completato del tutto. “La prima sezione civile – spiega il presidente della Corte d’Appello – a fronte di sopravvenienze pari a circa 500, ne ha definite il doppio, con un indice di ricambio positivo tra sopravvenienze e definizioni. Per la seconda sezione civile, l’indice di ricambio costantemente positivo e in salita da un paio d’anni fino ad arrivare, in questo periodo caratterizzato dalla pandemia, all’1,60 attuale. Il dato che meglio fotografa la sezione lavoro è il numero di pendenze ultra-biennali: al 30 settembre 2020, 21 cause”. “L’andamento del settore penale ha risentito della rigida disciplina imposta dal lock down e della stasi completa che si è avuta nel periodo marzo-maggio quando nessuna istanza di trattazione dei processi è pervenuta in corte d’Assise e poche istanze presentate alla sezione penale – aggiunge – ciononostante, sono stati definiti più di 350 processi eliminando l’arretrato e definendo processi iscritti anche nel 2018, evitando ricorsi allo Stato per la legge Pinto. Non vi sono state scarcerazioni per decorrenza dei termini di custodia cautelare”. Quanto al lavoro svolto dal tribunale di Salerno, che “ha retto bene l’impatto del Covid-19”, emerge che, “nel contenzioso ordinario il numero delle definizioni e’ stato rilevante, riducendosi mediamente la produttivita’ del solo 20%. Grazie all’applicativo Teams e alla trattazione scritta telematica si riscontra un indice di ricambio positivo in diversi ambiti della giurisdizione civile, nei ricorsi di separazione e divorzi, nella materia fallimentare, anche nel settore della volontaria giurisdizione le definizioni superano le sopravvenienze. La performance definitoria della sezione lavoro è stata addirittura la stessa di quella dell’anno precedente. Anche nel settore penale risultati apprezzabili nel dibattimento collegiale, sostanzialmente analoghi a quelli dell’anno precedente. Gli effetti negativi della crisi si sono avuti, invece, nel monocratico. La sezione riesame e misure di prevenzione ha proseguito regolarmente la propria attivita’ non risentendo negativamente gli effetti della sospensione”. “La procura di Salerno – aggiunge – all’indomani dell’entrata in vigore della normativa emergenziale, ha dovuto fronteggiare improvvisamente la necessità di tradurre in pratica il disposto normativo che consentiva la partecipazione del Pubblico Ministero da remoto alle udienze con detenuti, soprattutto le udienze di convalida del fermo dinanzi al gip e le udienze per celebrare il processo con rito direttissimo”. Dai dati trimestrali del tribunale di Nocera Inferiore “emerge che nel primo semestre del 2020 le definizioni sono aumentate rispetto alle definizioni del secondo semestre del 2019 in varie procedure”, mentre la procura nocerina “ha segnalato come l’impossibilita’ di accedere da casa agli applicativi piu’ importanti per la gestione del procedimento penale abbia rappresentato un fattore di grave rallentamento dell’attività, soprattutto per il personale amministrativo che di fatto doveva limitarsi esclusivamente al controllo della posta elettronica. A seguito di specifica richiesta la procura è stata abilitata ad accettare il pagamento telematico dei diritti di copia e il conseguente annullamento della ricevuta telematica attraverso la piattaforma PagoPa, così limitando il più possibile l’accesso dell’utenza presso gli uffici per il ritiro delle copie degli atti processuali”. Il presidente del tribunale di Vallo della Lucania fa presente che gli effetti sulla produttività del tribunale “sono stati abbastanza rilevanti”, mentre i dati della procura evidenziano “una considerevole produttivita’ dell’ufficio che ha provveduto a definire tutte le sopravvenienze