di Monica De Santis
Orario di servizio ampliato fino alle 22, le organizzazioni sindacali dicono no. Questo il verdetto emerso a margine dell’assemblea della polizia municipale a Eboli tenutasi venerdì alle 16 nei locali del comando della Polizia Municipale. La presa di posizione dei sindacati è legata al confronto sull’organico carente della municipale che non consente un servizio efficiente e in sicurezza per i lavoratori e la cittadinanza. “L’organizzazione del lavoro in capo al comandante – sottolinea il segretario Uil Fpl Salerno, Donato Salvato, insieme a Cgil e Cisl – dovrà essere in conseguenza del nuovo orario di servizio ed organizzato nel rispetto dei vincoli contrattuali e della sicurezza degli operatori che non potranno operare in servizio esterno in qualsiasi forma (appiedato, motomontato ed automontato) se non in presenza di un congruo numero di operatori che garantiscono la sicurezza degli stessi e della cittadinanza”. Infine il monito. “Qualora il prossimo ordine di servizio non tenga conto di tali condizioni – conclude Salvato all’unisono con Cgil e Cisl– sindacati e lavoratori proclameranno lo stato di agitazione”. Una querelle questa già messa in evidenza nelle scorse settimane dal Segretario Responsabile del comparto Funzioni Locali della Fp Cgil Salerno, Ornella Zito che attraverso una lunga nota che inviò al sindaco di Eboli, all’assessore competente ed al comandante della Polizia Municipale, ribadiva la propria contrarietà all’operazione di modificare il Regolamento della Polizia Municipale nel senso di allungare l’orario di lavoro sino alle 22 e non sino alle 21 come comunicato nella riunione di confronto lasciando i buoni pasto invariati (2 a settimana) e senza alcun riconoscimento economico. “In un territorio come quello di Eboli, uno dei comuni tra i più estesi d’Italia, oltre 40.000 abitanti in inverno, ad alto tasso di criminalità, che in estate per le vacanze ospita un numero di persone in più almeno pari ai residenti, fortemente abitato e frequentato da extracomunitari spesso non in regola, è impensabile che la sicurezza urbana possa essere garantita sino alle 22 dalla Polizia Municipale, senza che i primi a rischiare la propria incolumità personale siano gli agenti stessi a causa del numero ridotto di personale con il quale si può tenere in strada sino a quell’ora solo una pattuglia composta da due agenti” – spiego la Zito – “Non si può, oggi, in ogni caso, non tenere presente la cronica carenza di personale, determinata da una dissennata politica di depauperamento numerico del corpo di polizia municipale perpetrata costantemente negli ultimi anni. Non si può non tenere presente che il Corpo esce stanco e sfiduciato dalla gestione nel recente passato.