di Andrea Pellegrino
Settimana intensa per Vincenzo De Luca. Dopo l’incontro con il sottosegretario Graziano Delrio, sostanzialmente chiusosi con un nulla di fatto, l’ex sindaco di Salerno tenterà entro la fine di questa settimana di blindare la sua candidatura a Governatore. E probabilmente sabato avrà l’occasione giusta. In programma c’è l’assemblea nazionale di “Laboratorio democratico”. La corrente, in pratica, di Gianni Pittella e qui in Campania del consigliere regionale Peppe Russo. Ebbene, se confermato il programma, Vincenzo De Luca alla stazione Marittima (ore 9,30) di Napoli potrebbe trovarsi allo stesso tavolo con Andrea Orlando, Matteo Orfini, Lorenzo Guerini e Michele Emiliano. Oltre che con Marcello e Gianni Pittella. In pratica se fossero confermati i relatori, De Luca potrebbe avere in questa circostante le risposte che attende ormai da tempo. Seppur voci romane darebbero già l’assenza del vicesegretario nazionale Guerini ed in forte dubbio la presenza del ministro della Giustizia. In particolare, anche all’indomani delle ultime indiscrezioni, Andrea Orlando vorrebbe evitare di spingersi sul caso campano. Non fosse altro che la situazione è completamente fluida, anche in attesa delle scelte nazionali e della fibrillazione interna al Nuovo centro destra. Insomma se non ci dovessero essere sviluppi non è escluso che sabato De Luca si troverà a condividere le sue perplessità con Michele Emiliano. Ma prima di sabato per Vincenzo De Luca ci altri appuntamenti partenopei: il primo domani al cinema Filangieri, dove parlerà di trasporti mentre venerdì sarà ospite della conferenza promossa da Assunta Tartaglione (segretaria regionale del Pd) alla presenza dei leader della coalizione di centrosinistra. Intanto ieri mattina a Radio Anch’io, Vincenzo De Luca ha ribadito la sua volontà: «Nessun un passo indietro». «La Legge Severino sarà cambiata dopo le elezioni regionali», annuncia l’ex sindaco che spiega: «Ci sono evidenti profili di incostituzionalità nella legge, che vanno corretti. Ad esempio, la disparità di trattamento tra sindaci e pubblici funzionari e deputati e senatori». Angelino Alfano, invece, chiarisce la posizione di Ncd: «Noi non abbiamo mai parlato con Renzi di un’alleanza con il Pd in Campania, nel caso fosse sostituito De Luca. Stimo Caldoro, ma non abbiamo ancora ufficializzato il nostro appoggio. Spero che i risultati francesi convincano Berlusconi che se vuole costruire l’area moderata non può stare con Salvini che sta cacciando i moderati». «Il nostro obiettivo – prosegue Alfano – è costruire il pilastro di un partito che in futuro possa sfidare Renzi al ballottaggio. Noi non siamo in Campania nella fase di dire che non voteremo in ogni caso Caldoro, ma se Salvini pone veti, da noi ricambiati, a Berlusconi diciamo di stare insieme noi del Ppe»