di Brigida Vicinanza
Sarebbero tre i siti individuati dai Pisano per la delocalizzazione dell’opificio ora situato a Fratte in via de’ Greci. Dopo aver presentato il progetto in sede ministeriale a Roma, pare che la proprietà ora abbia tutte le carte in regola per spostarsi altrove. Con molta probabilità in provincia di Salerno, dove i Comuni che sarebbero stati contattati avrebbero già firmato una lettera di intenti in accordo con la proprietà. Ora ai Pisano tocca soltanto la scelta del luogo per la delocalizzazione e quindi avviare le procedure, per buona pace degli operai, che a questo punto vedrebbero il proprio futuro lavorativo al sicuro. Potrebbe essere la battaglia vinta dai Comitati e dalle associazioni a tutela della vita, che quindi dovrebbero attendere soltanto i movimenti giusti e la fase di spostamento dell’opificio. Ma sono ancora sul piede di guerra intanto per quanto riguarda le emissioni atmosferiche nel mese di agosto, periodo in cui l’Arpac ha dovuto effettuare gli ultimi controlli a camini accesi. Camini già spenti da due giorni, con il lucchetto messo dalla Magistratura che è tornato a chiudere i cancelli della Fonderia. Intanto ieri mattina le preoccupazione del presidio permanente sono andate a bussare direttamente in sede regionale, dove i componenti hanno potuto chiacchierare con i funzionari per capire le eventualità della riapertura nel caso si dovessero palesare risultati positivi per quanto riguarda i controlli Arpac. L’ente Regione però è stato ovviamente “scavalcato” dalla Procura e dalla Magistratura che ha apposto i sigilli, che rimarranno comunque fino a quando non si saprà cosa uscirà dai controlli. Al di là di questi ultimi tiene comunque banco la questione Aia per i Pisano. Insomma, pare che via de’ Greci in ogni caso è una zona che la proprietà dovrà abbandonare. Per oggi è prevista comunque un’ulteriore raccolta firme, da parte del Comitato Salute e Vita e del Presidio Permanente, che ascolteranno e accoglieranno le richieste dei residenti. Ma a questo punto la volontà, pare si sia trasformata in realtà e la palla passa ai Pisano, che dovrebbero scegliere soltanto dove collocarsi, in accordo con i Comuni che hanno firmato la lettera di intenti.