Piero De Luca (PD): “La destra ha tante colpe: fermare deriva” - Le Cronache Ultimora

di Arturo Calabrese

Impegnato nella campagna elettorale per le Europee, Piero De Luca sta toccando vari centri della provincia in compagnia di diversi esponenti e candidati della lista del Partito Democratico. Ieri era a Battipaglia dove, moderato dalla segretaria del locale circolo Anna Raviele, si è tenuto un incontro con, tra gli altri, il candidato Lello Topo. Occasione è stata per sferrare degli attacchi al governo, ritenuto colpevole di aver messo in campo delle politiche antimeridionaliste a cominciare da quando, come forze di opposizione, hanno votato contro al Piano nazionale di Ripresa e resilienza. Cosa state dicendo agli elettori? “Il Partito Democratico sta lavorando per portare avanti un’idea di un’Europa che continui lungo la scia dei risultati ottenuti in questi anni per difendere sempre di più gli interessi dei nostri cittadini, delle nostre famiglie, delle nostre aziende. Abbiamo visto, durante la pandemia, quanto è stato importante avere l’acquisto congiunto di vaccini, abbiamo visto quanto è stato importante creare il Next Generation e poi il Pnrr con il quale abbiamo ottenuto 200miliardi di euro da investire in politiche sanitarie, in ospedali, in case di comunità, in asili, in palestre scolastiche e in infrastrutture. Guai a tornare indietro: la destra non ha una visione di futuro, è una destra che ci appare sempre più illiberale, che nega e limita diritti e libertà fondamentali. È un’Europa che ha fallito in questo anno e mezzo di governo che ha ottenuto, per esempio, una riforma il patto di stabilità penalizzante per l’Italia che ci costerà tredici miliardi di euro all’anno. Noi siamo per difendere i nostri cittadini, rafforzando la presenza vitale in Europa. I candidati che abbiamo messo in campo sono la migliore espressione di questa nostra intenzione e sono classe dirigente di spessore di autorevolezza come Raffaele “Lello” Topo che ha esperienza in consiglio regionale e poi in Parlamento. Abbiamo liste competitive, cosa che altre forze politiche non hanno”. Quindi queste elezioni europee divengono fondamentali… “Abbiamo delle battaglie da fare a livello europeo, per esempio l’eliminazione del diritto del diritto di veto per alcune riforme, quindi la capacità anche di essere più veloci, più in grado di dare risposte immediate ai bisogni dei nostri cittadini e poi un’attenzione al mezzogiorno. Dall’Europa hanno risorse importanti sui fondi di coesione proprio nel sud, quindi guai a perdere questo treno, guai a immaginare l’Italexit o immaginare ipotesi di ritorno al passato perché sarebbero devastanti per l’Italia ma soprattutto per il mezzogiorno” Importanti e particolari saranno anche le alleanze… .«Così come abbiamo fatto con straordinari rappresentati come il compianto David Sassoli nella scorsa legislatura e continuare lungo la scia delle misure straordinarie rivoluzionarie adottate. Ovviamente vediamo operazioni anche di mero maquillage elettorale che fanno a destra, con Salvini e le Pen che dicono che cacceranno fuori dal proprio gruppo dei tedeschi di AfD, quasi dei neonazisti con ispirazioni neonaziste, ma sono quelli con cui sono ancora adesso nel gruppo che hanno lavorato insieme finora e sapevano bene quali sono le loro idee e quali sono le loro prospettive politiche, per cui la destra è molto divisa al suo interno e noi abbiamo un’idea come Pd chiaro, quella cioè di rafforzare l’Europa non conoscete dei risultati ottenuti in questi anni». Un pensiero al territorio, all’ondata di furti, alla recrudescenza della criminalità: anche su questo si deve intervenire… «Bisogna aumentare i fondi per le forze per le forze dell’ordine, rafforzare gli investimenti perché la sicurezza si fa rafforzando gli investimenti nelle reti sociali, nelle periferie, negli investimenti nei territori fondi che invece la destra ha tagliato e senza fare propaganda ci si rende conto però che le speculazioni che faceva la destra quando erano opposizione erano speculazioni propagandistiche perché da quando sono al governo la sicurezza non è migliorata assolutamente e anzi sono stati ridotti i fondi per rafforzare le comunità».