Perdifumo, ancora veleni in maggioranza - Le Cronache Attualità

di Arturo Calabrese

“L’incertezza è l’unica certezza che abbiamo”. Leggenda vuole che sia questo un vecchio adagio degli addetti ai lavori dei più grandi appuntamenti sportivi che si tengono in Inghilterra, in particolare di quelli legati strettamente alle condizioni metereologiche.

Wimbledon e Silverstone, su tutti, sono influenzati dalla pioggia per gli esiti che potrebbero avere sullo svolgimento delle gare. In maniera simile, con connotati diversi, l’adagio potrebbe adattarsi con poche difficoltà a Perdifumo. La certezza nel centro dell’interno è l’incertezza ma in un modo o nell’altro l’eterno sindaco Vincenzo Paolillo rimane lì, imperterrito, con la fascia tricolore che ormai ha addosso in modo permanente, un po’ come il famoso Fantozzi ragionier Ugo quando fu nominato giudice popolare.

Ricordi filmici a parte, Perdifumo è sempre nel caos amministrativo ma il “dottore” riesce sempre a spuntarla. Ultimo a rappresentare l’ennesimo mal di pancia in seno alla maggioranza è stato il consigliere Carlo Di Muoio il quale, dopo aver avversato per anni il primo cittadino e la sua amministrazione, già da qualche anno ha deciso di essergli alleato. Eletto lo scorso giugno, ha adesso deciso di lasciare lo scranno di consigliere e lo fa in maniera anche piuttosto critica nei confronti di una squadra che ha più volte difeso, scagliandosi contro i cittadini e contro la stampa con i suoi interventi sui social network.

Assolutamente dimenticabile il suo apporto alla comunità perdifumese, tant’è che le dimissioni sembrano essere state il primo atto degno di nota.

«Un sindaco che a giorni alterni esprime la volontà di dimettersi, probabilmente perché il peso delle assunzioni di responsabilità sono eccessive – le sue parole – un vice sindaco che mette anima e cuore, vanificate da dinamiche interne di complessa gestione (maggioranza divisa in tronconi), accoltellamenti alle spalle, comportamenti irresponsabili da parte di taluni, assenza di comunicazione all’interno della maggioranza ed altro».

Sibillino ma non troppo il già consigliere Di Muoio. Il vice sindaco a cui fa riferimento è Marseo Ronzio, classe ’57, che ha assunto tale ruolo dopo le dimissioni di Norina Malandrino, nominata come membro esterno data la mancanza di donne elette in maggioranza. Ronzio, però, potrebbe adesso perdere il suo ruolo dato che le dimissioni di Di Muoio hanno aperto le porte ad Angioletta Matarazzo, prima non eletta.

Qualora quest’ultima dovesse accettare, dovrebbe essere lei a diventare la vice di Paolillo. Tutto in forse al momento, anche perché Angioletta Matarazzo seppur interpellata non ha risposto alle domande.

Al di là di questi movimenti, c’è chi chiede con insistenza la revoca della delega di Andrea Russo alla Comunità Montana Alento Monte Stella, ente per il quale ha sfiduciato sé stresso, unico nella storia, per poi riproporsi.