di Andrea Pellegrino Un record il Pd, in Campania, lo ha raggiunto: Renzi non toccherà la regione durante il suo tour elettorale. Il motivo? Un Pd ridotto ai minimi termini, con un mancato accordo ancora sull’assemblea regionale, direzione e segreteria. Insomma con un partito diviso tra guelfi e ghibellini. O meglio, sintetizzando, tra il gruppo storico dei napoletani e Vincenzo De Luca. In mezzo Assunta Tartaglione sempre più sotto assedio. Neppure la visita lampo con il sindaco di Salerno (giovedì scorso) sembra che abbia placato gli animi. Anzi la segretaria in un colpo solo ha scontentato le due correnti: i suoi colleghi partenopei contrari all’incontro faccia a faccia – ed in terra straniera – con De Luca; e lo stesso sindaco di Salerno che avrebbe ribadito il suo lungo elenco di richieste, tra cui i metà posti in direzione, un peso forte in segreteria regionale e garanzie per le Regionali. Naturalmente tutte richieste rispedite al mittente e poco applicabili per la Tartaglione. Soprattutto in merito alle garanzie per la corsa a Governatore. Anche perché si dice che il caso sia passato direttamente in mani romane, sotto la direzione di Luca Lotti. Pare che Matteo Renzi, stanco dei tira e molla, voglia puntare per la poltrona più alta di Palazzo Santa Lucia, su una persona di prestigio (si legga Cantone) anche al di fuori dello stesso Partito democratico. Ed il nome potrebbe essere ufficializzato anche tra breve. Anche perché qualsiasi persona si scelga dovrà comunque sostenere le primarie (che dovrebbero tenersi a fine estate) prima della vera e propria corsa elettorale. Quanto agli organismi di partito, pare che il tutto sia rinviato a dopo le elezioni. Tanto ormai la frittata è stata fatta ed il malumore di Renzi è già evidente. Infine sulle Europee, in considerazione del muro napoletano, il patto tra Cozzolino e De Luca starebbe venendo meno. Anche al costo che il sindaco di Salerno non sostenga nessuno il 25 maggio. Sugli altri candidati: in quota renziana in lista, oltre il capolista Emiliano, ci sarà il sindaco di Ischia Giosi Ferrandino. Via libera invece al quarto mandato per Gianni Pittella, fondamentalmente vero candidato salernitano. Ancora Pino Arlacchi e naturalmente Andrea Cozzolino.
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