di Erika Noschese
Ancora ore di angoscia per Rocco Acocella, il giovane skipper salernitano di cui non si hanno più notizie dallo scorso 17 giugno quando, a bordo del trimarano Trinavis, è partito dal porto di Saint Martin, nei Caraibi, per raggiungere – il 28 giugno – il porto colombiano di Barranquilla, mai giunto a destinazione. A lanciare l’allarme, nei giorni scorsi, era stata la sorella Elisabetta tramite un post pubblicato sui suoi canali social e che hanno presto raggiunto un elevato numero di condivisioni, in diverse parti del mondo. Rocco, figlio di Alberto e nipote di Pino Acocella, è un velista esperto, aveva frequentato il centro Velico Caprera e, da anni, girava il mondo a bordo di un’imbarcazione. Con lui, ai Caraibi, la fidanzata Annabel che era rimasta sull’isola per far ritorno in italia. Lo skipper 30enne doveva invece raggiungere la Colombia per trasferirsi in Ecuador dove avrebbe dovuto fare da guida ad un gruppo di turisti per conto di un tour operator internazionale. Intanto, proprio il tam tam di condivisioni ha dato vita a varie ipotesi, nessuna al momento confermata dalla Farnesina che – insieme al consolato francese e agli enti locali – si è subito attivata nelle ricerche. Tra le ipotesi avanzate, fino ad oggi, quella di un sequestro da parte di un gruppo di pirati o di un uragano, molto frequente in questo periodo dell’anno. «Purtroppo le insidie del mare sono tante ma è anche vero che Acocella è un navigatore esperto», ha dichiarato l’assessore alle Politiche Giovanili Mariarita Giordano. ««Un nostro concittadino che ha questa grande sensibilità verso la natura perché lui ha fatto una scelta di vita, insieme alla compagna, trasferendo l’imbarcazione da Saint Martin alla Colombia dove non è mai giunta. Era atteso per il 29 giugno ma purtroppo non si hanno più notizie di lui, non si riesce a raggiungerlo né con gps né con radio. E’ disperso nel mar dei Caraibi e non nell’oceano come era stato detto inizialmente. Si sta facendo di tutto per cercarlo: i soccorsi sono stati attivati immediatamente e stanno facendo un grande lavoro. La preoccupazione è molta e noi speriamo vivamente ci possa essere un lieto fine», ha poi aggiunto l’assessore. Intanto, le autorità competenti continuano le ricerche nel mar dei Caraibi ma, fino ad ora, nulla di concreto è stato rilevato.