Enzo Sica
<Bisogna riacquistare dignità, riprendersi dopo questa stagione da dimenticare in fretta, sperare che possa rimanere, magari, il presidente Danilo Iervolino alla guida della società granata>. Tre concetti questi basilari che un attento giornalista come Paolo De Paola, ex direttore di Tuttosport e Corriere dello Sport, opinionista di Gol su Goal a Telecolore pone al centro delle sue considerazioni in questa chiacchierata a tre giornate dal termine del campionato, ipotizzando soprattutto il futuro della Salernitana dopo la rovinosa e mal digerita retrocessione in serie B. Direttore, allora, da dove partiamo? <Penso che le considerazioni che ci sono state con la lettera aperta del direttore Tommaso D’Angelo al presidente Iervolino rappresentano una attenta requisitoria ipotizzando, se così si può dire, quel segnale di vita che questa eccezionale tifoseria si aspetta e soprattutto sperando che la ripresa possa essere immediata> In che senso? <Cercare subito quelle soluzioni, proprio con questo presidente, magari anche se si parla di fondi o di altri probabili acquirenti che una persona come lui, che ha possibilità economiche notevoli, deve mettere in atto. Diciamo che quella sostenibilità anche da parte sia dell’Amministrazione Comunale cittadina e anche dal Governatore della Campania avrebbe potuto avere e non ha avuto proprio quando lui lo ha chiesto> Parliamo in questo caso anche dello stadio Arechi in concessione alla società granata? <Ma si, perchè non darglielo. Un bacino di utenza importante che poteva anche essere il volano per un futuro diverso. Poi è chiaro quando la politica non gli dà sostegno anche la valutazione e la capacità di introiti iniziano a scemare> Direttore, va anche aggiunto che il modello di società su cui faceva perno il presidente granata era l’Atalanta per poter anche aprire le porte alla Salernitana al calcio europeo, almeno lui così aveva ipotizzato? <Ma sì la squadra nerazzurra di Percassi, in pochi anni, ha davvero bruciato le tappe ponderando bene tutto, cercando con quella voglia di fare bene le cose pur di rimanere nel calcio che conta ed anche puntare oltre come è avvenuto e sta avvenendo> Ma cosa è mancato, secondo lei alla società del presidente Iervolino in questa terza consecutiva stagione in serie A? <Penso che ci si è seduti sulla seconda salvezza dopo aver lottato, nel primo anno di serie A, con tutte le proprie forze ed aver raggiunto il tanto atteso traguardo nell’ultima giornata di quel campionato. L’anno scorso salvezza acquisita con largo anticipo e in questa stagione ci sono stati degli errori iniziali che francamente andavano evitati e dei quali è meglio non parlarne> Ora su cosa si deve puntare? <Sul fatto che Iervolino deve essere aiutato, poter campare sugli introiti, per ora lo ha solo intravisto con un futuro che, come dicevo inizialmente, che potrebbe essere diverso da quello attuale> A meno che… <Guarda se non ci sono imprenditori locali in grado di prendere la Salernitana penso che il presidente Iervolino rimarrà. Finora non ci sono stati segnali sul futuro. Si è parlato solo di riunioni romane con l’amministratore delegato Maurizio Milan per tracciare quella che dovrebbe essere la linearità di una società che dovrebbe dare tante soddisfazioni alla propria tifoseria. Secondo me la Salernitana ha una tifoseria che fa davvero emozionare. Credo di non averla mai vista in squadre che si sono presentate anche a livello europeo. E tutto ciò è eccezionale proprio per tracciare solide basi cercando, nel contempo, anche di non sentirsi una succursale di Napoli o del Napoli per l’amicizia che lo lega a De Laurentiis. Spesso l’identità della Salernitana con Iervolino è diventata quasi succube del capoluogo di Regione. Ma tutto ciò non ci dovrà più essere> Dunque bisogna pensare ad un piano B ma con lo stesso Iervolino che dovrà continuare ad essere il presidente? <Certamente, sì d’altro canto i tempi per ora sono molto stretti e se non ci sono o non si intravedono altre soluzioni. Con questa società bisognerà puntare su un buon direttore sportivo, un ottimo allenatore e cercare di arrivare subito alla promozione in serie A. Se non ci si riuscirà subito? Il campionato di serie B è ricco di insidie ma dico che questa società ed anche il calore di questa eccezionale tifoseria potrebbero essere determinante per un grande futuro.