PAGANI. “Ho la preoccupazione che si voglia creare un terrorismo mediatico, queste cose non fanno bene ne al Cogmo, ne al Mercato Ortofrutticolo, ne tanto meno all'ente gestore”. E' Domenico Tortora, presidente del consorzio ortofrutticolo, che racchiude i grossisti del mercato di Pagani-Nocera, a voler chiarire questa volta la posizione del Cogmo rispetto alle “morosità” segnalate qualche giorno fa dal presidente del mercato, Vincenzo Paolillo. “Gli associati non sono morosi, a parte qualche criticità per tre aziende che tra l'altro stanno già ripianando, stiamo parlando del nulla. Altro che problema di cassa dell'ente gestore”. I grossisti hanno voluto sciogliere qualsiasi dubbio sulla gestione e sulla morosità per i canoni da versare. “La gestione del Cogmo è tesa alla realizzazione di benefici comuni e a tutte le regole statutarie. Diffondere notizie di morosità espone questo consiglio in carica a vere e proprie diffamazioni allo scopo di distrarre probabilmente l'attenzione da altri importanti problemi. Con riferimento alla morosità per canoni di locazione della sede – hanno evidenziato – nulla più è dovuto all'ente gestore. La situazione debitoria di alcuni associati concessionari, purtroppo in gravi condizioni economiche scaturenti dalla crisi del comparto ortofrutticolo e generale, rappresentano una goccia in un mare, in quanto non sarebbero di numero superiore a tre le società in sofferenza sulla totalità di 60 stand”. Quello che invece chiedono a Paolillo è altro. “Dovrebbe chiarire perché con lo stesso impegno profuso nella riscossione di pochi spiccioli per canoni, non impegna le stesse energie nella richiesta dei ripianamenti ai soci dell'ente per un totale complessivo di circa 130mila euro, a partire dal comune di Nocera Inferiore e Corbara, Cogmo e Aoa. I primi tre per un solo esercizio, mentre la coperativa Aoa per ben due esercizi. Si aggiunge che il Cogmo deve versare per il ripianamento la somma di soli euro 19mila e che si dichiara fin d'ora disponibile a farlo. Il fatto grave è che il presidente deve spiegare t il motivo per il quale i soci che attualmente rappresentano il consiglio di amministrazione dell'ente gestore non vengono richiamati al versamento o quantomeno esclusi dalle posizioni gestionali in quanto morosi. Il paradosso di tutta questa vicenda è rappresentato dal fatto che i veri debitori, con numeri elevati, stanno al comando e si permettono di abusare della loro posizione per non versare, anzi vessare, i commissionari che, vero è che avevano qualche morosità, ma non tale da giustificare tutto l'impegno da parte del consiglio di amministratore rappresentato da questi grandi debitori”. Il punto poi, dove incalzano i grossisti è anche un altro. “Non si spiega il motivo per il quale i veri attori professionisti del settore sono tenuti fuori dalla parte gestionale, laddove rappresentano il vero motore di sviluppo dell'area mercatale, dando impiego a 2500 persone, una fetta importante di economia locale. Inoltre il presidente Paolillo dovrebbe rendere noto quanto ha incassato con la creazione delle nuove aree di parcheggio, che oltre a creare una serie innumerevole di disagio agli operatori, vengono gestiti privatamente senza possibilità alcuna di rendicontazione delle entrate, a fronte di spese sostenute per la loro realizzazione”.
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