di Andrea Pellegrino
Oggi la direzione del Pd: una nuova tappa in vista del congresso, ed una nuova conta in vista della scissione. Speranza e Rossi non parteciperanno, mentre Emiliano non ha ancora sciolto la riserva. “Per me non ci sono le condizioni per stare nel congresso, e non credo andrò alla direzione del Pd dopo quello che è accaduto domenica”. A sottolinearlo è proprio Roberto Speranza, uno dei leader della minoranza Dem, arrivando ieri sera a Mestre ad un incontro cui è presente anche Giuliano Pisapia. “Ci aspettavamo – ha aggiunto – che nelle repliche di Renzi ci fosse un messaggio di riapertura della discussione. Non è avvenuto. Lui ha fatto una scelta molto chiara, che va nella direzione di rompere il Pd”. “Che non sono come Renzi e’ noto, se ci fossero state le condizioni per svolgere un congresso in cui le mie idee potevano confrontarsi, e non essere bastonate, come mi e’ toccato sentire all’assemblea nazionale del Pd per ben sei ore e mezzo, mi sarei presentato dentro il Partito Democratico. Non c’e’ spazio democratico. E’ una questione di come si conduce il partito. Dopodiche’ ci separiamo, ci sono separazioni anche che non portano rancore e io non porto rancore”. A scendere in campo su queste parole invece è Il governatore della Toscana Enrico Rossi. “Sono assolutamente sereno – ha aggiunto Rossi-, con il Pd ci confronteremo, con Renzi uguale”. In bilico dunque la presenza di Michele Emiliano, che fino a ieri ha dichiarato: “Ancora non lo so se sarò alla direzione Pd”. “Disertare i luoghi della discussione non aiuta il confronto. Bisogna parlare di quello che vogliamo fare per l’Italia”. Di questa idea invece il vicesegretario del Pd, Lorenzo Guerini, che ha parlato a Porta a Porta evidenziando l’annunciata assenza di una parte della minoranza del partito alla direzione in programma oggi. Ma tra i salernitani pronti ad aderire alla nuova formazione c’è Michele Ragosta, ex Sel, approdato nel Pd per poi ripassare ora a quanto pare a sinistra. E in questa avventura potrebbe seguirlo anche l’ex assessore comunale all’ambiente Gerardo Calabrese, che proprio grazie a Ragosta ha ricevuto due incarichi pubblici: presidenza del Cgs e nomina del consiglio di amministrazione di Campania Ambiente. Ancora in dubbio la posizione di Simone Valiante. Intanto ieri sera Pietro Folena ha fatto tappa a Roccapiemonte, accompagnato dal senatore Andrea De Simone. “Una grave rottura si è consumata in questi anni con migliaia e migliaia di elettori di sinistra – ha sottolineato il politico – una nuova stagione progressista può nascere solo dal basso dando voce a chi non ha voce e prospettando una nuova agenda sociale della politica italiana. Così si battono i nuovi populisti e la destra dell’odio e dell’intolleranza”.