Nordio si è fermato a Nocera - Le Cronache Ultimora
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Nordio si è fermato a Nocera

Nordio si è fermato a Nocera

di Michelangelo Russo

Questo mese di maggio ha fatto bene al Ministro della Giustizia Carlo Nordio. In primavera, in fondo, si risveglia la natura dopo il letargo invernale. Come i fiori di campo, in un solo mese sono rinati i progetti della Separazione delle Carriere , di due Consigli Superiori della Magistratura, di una Alta Corte per i disciplinari dei Magistrati, dei test psicologici per gli aspiranti magistrati, della copertura straordinaria dei posti di magistrato fino a 1900 di unità entro il 2026, dell’abolizione dell’abuso di ufficio, e chissà quante novità ancora da annunziare prima del 6 giugno, data delle elezioni. Questa uscita pubblica al Tribunale di Nocera, che finora Nordio, in carica da quasi due anni ha ignorato nonostante gli appelli drammatici del Procuratore Centore infittitisi proprio da oltre un anno per le devastanti scoperture di organico, arriva finalmente per vanto e merito del Vice-Ministro Cirielli. Che, forse, per allontanare ogni sospetto di cattivo gusto per evitare maliziose insinuazioni di parata elettorale, bene avrebbe potuto moltiplicare gli sforzi della sua influenza per portare Nordio a Nocera l’anno scorso. Ma purtroppo in politica la tentazione dell’apparizione sotto sotto i turni elettorali è troppo forte. Fatta questa premessa, vediamo cosa ha portato a Nocera, di concreto, la gerla del Ministro. Innanzitutto, come ha scritto ieri questa testata, un magistrato da affiancare ad Antonio Centore, il Procuratore. Benissimo! Ma come riuscirà il miracolo al Ministro? Con l’uovo di Colombo. Cioè con la soluzione così semplice ed evidente che nessuno andava a pensarci. E l’uovo provvidenziale è un bando immediato per l’applicazione extradistrettuale di un posto di Sostituto Procuratore all’ufficio di Nocera. E’ un rimedio conosciuto e applicato di frequente dal Ministero di concerto con il CSM, quando le scoperture di organico in un ufficio sono così gravi da compromettere il funzionamento della Giustizia. Ma proprio perché è un rimedio conosciuto e facile facile, come è che il Ministro, a quindici giorni dalle lezioni, se ne ricorda solo ora? Il suo Governo è in carica dal 22 ottobre del 2022, cioè da un anno e sette mesi. Possibile che tra i grandi progetti di rivoluzione della Costituzione e di tutto il sistema giudiziario italiano nessuno abbia riferito a Nordio il grido di dolore di Centore, e Nordio non abbia trovato un minuto di tempo per l’uovo di Colombo dell’applicazione extradistrettuale? Il vice-Ministro Cirielli, che pure di giustizia ne mastica qualcosa (sua la famosa legge sulla abbreviazione dei termini di prescrizione dei reati) aveva così poca influenza su Nordio, fino a qualche giorno prima delle elezioni, tale da impedirgli di essere messaggero e suggeritore del facile placebo momentaneo dell’applicazione extradistrettuale? La risposta vera è che né gli appelli della Camera Penale di Nocera, né gli appelli dell’Associazione Nazionale Magistrati hanno trovato democratiche orecchie di ascolto al Ministero di via Arenula. Nordio, a suo modo, non è cattivo Ministro della Giustizia. Il Governo Berlusconi, con l’eccezione di Alfano, ne produsse uno contro il quale, nel 2003 l’Associazione Nazionale Magistrati, al tempo della legge sul Legittimo Sospetto, inscenò addirittura uno spettacolo teatrale con l’attore Paolini. Ma Nordio ha un vera avversione per gli organi di rappresentanza in genere, e in particolar modo per l’Associazione Nazionale Magistrati. Il Fascismo la sciolse, come tutti i Sindacati. L’Italia Repubblicana e antifascista la ripristinò. Ed è ancora la voce della Ragione, e alla fine vincerà la sua battaglia a difesa della Costituzione.