Non Ti Pago chiuso, la rabbia di Fabbrino - Le Cronache Salerno
Salerno

Non Ti Pago chiuso, la rabbia di Fabbrino

Non Ti Pago chiuso, la rabbia di Fabbrino

Natale amaro per gli oltre dieci lavoratori del ristorante Non ti pago. La storica attività di via De Filippo, ieri, tramite i social, ha annunciato la chiusura definitiva con un messaggio del gestore Gaetano Fabbrino. La decisione sarebbe legata alla vicenda giudiziaria che nel 2024 ha coinvolto i proprietari di diverse attività, tra cui il Non ti pago, punti di riferimento della movida salernitana. Stando alle informazioni emerse, infatti, il commissario giudiziario non sarebbe riuscito a individuare un nuovo gestore nonostante tre gare e un’offerta finale di ottomila euro. Così, nelle scorse settimane, è arrivata l’inevitabile lettera di licenziamento per gli 11 dipendenti, tutti assunti a tempo indeterminato. «Ristorante “Non ti pago” per sempre. Buongiorno amore mio, il primo giorno senza di te sembra già un’eternità, perché dopo 18 anni eri diventato parte di me e non ti nego che i miei due figli e mia moglie erano diventati gelosi della nostra storia – ha scritto Fabbrino – Perderti così, solo perché qualcuno senza cuore ha deciso per noi e ci ha voluti separare in modo assurdo e repentino, proprio come una morte improvvisa, è davvero triste. Sei nato come un amore qualunque, forse passeggero, ma col tempo sei diventato indissolubile. Solo io so cosa abbiamo affrontato insieme per crescere: momenti bui ma anche grandi soddisfazioni. Col passare degli anni in tanti ci hanno voluto bene e stimato, e noi abbiamo ricambiato nel migliore dei modi, facendo sentire tutti a casa loro anche se erano a casa nostra, perché questo eravamo diventati: la casa accogliente di molti, una famiglia allargata». Dalle parole del titolare emerge tutto il dolore per questo addio amaro: «Tanto amore interrotto da chi, senza sapere quasi nulla di noi e del nostro rapporto simbiotico, in modo pragmatico e senza un briciolo di umanità, senza vedere e percepire ciò che provavamo l’uno per l’altro, ha messo fine alla nostra lunga storia d’amore. La tua vita è stata spezzata da chi ha scelto la strada più facile e più breve, liberandosi così di responsabilità forse troppo ingombranti o, forse, perché incapace di gestire la situazione con maggiore professionalità e un pizzico di buon senso e umanità in più», ha aggiunto. Poi, l’affondo al commissario giudiziario: «Il tuo “assassino” non ha nemmeno voluto conoscerci di persona per capire davvero ciò che stava facendo, chi eravamo, con chi aveva a che fare e il dolore che stava infliggendo alla nostra famiglia. Diciassette dei nostri figli sono rimasti orfani: hanno pianto nel vederti per l’ultima volta, si sono commossi e stretti in un abbraccio davanti alle tue spoglie. Orfani di chi, invece di tutelarli, gli ha tolto un riferimento, una fonte di sostentamento, strappando loro un pezzo di vita. Ti prometto che farò in modo di restare nei cuori e nella mente di chi ti ha conosciuto; il tuo nome continuerà a vivere sulle labbra di chi ti ha sempre stimato. Ti amerò per sempre, “Non ti pago”». Il locale, negli anni, è stato punto di riferimento per tanti tifosi della Salernitana ma anche per la squadra e la società. Nel frattempo, tanti i messaggi di solidarietà rivolti a Gaetano Fabbrino e tanti i clienti affezionati che hanno scelto di salutare l’attività ristorativa con un ricordo.

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