Non si attenuano le polemiche tra la sezione territoriale di Nocera Inferiore del Partito Socialista Italiano e la giunta di Manlio Torquato, con particolare riferimento all’operato dell’assessore comunale alle politiche dello sviluppo economico, Antonio Franza, in merito alle polemiche sullo spostamento dell’area mercatale presso il rione Calenda. A quanto pare, le indiscrezioni ufficiali giustificherebbero lo spostamento dell’area mercatale dal trincerone è stato frutto di una decisione scaturita poiché nell’attuale sede non persistono più i requisiti igienici e di sicurezza necessari. La versione ufficiosa, invece, che circola insistentemente sul territorio direttamente coinvolto nella decisione immediata della giunta Torquato, parla della necessità di spostare il mercato poiché il parcheggio comunale nell’area attualmente utilizzata per i mercatali non risulterebbe poi utilizzato a pieno, e i limiti della cittadinanza nel posteggiare si andrebbero a ripercuotere ulteriormente sulle casse del comune.
In merito ha parlato una delle coordinatrici del Psi di Nocera Inferiore, Anna Rosa De Maio: «Molti cittadini del rione Calenda e i componenti dell’associazione “Amici del rione”, che hanno raccolto oltre 400 firme per protestare contro la decisione dell’amministrazione comunale di spostare l’area mercatale in un’altra zona, hanno la percezione che questa scelta sia legata a motivi di natura economica. Sullo spostamento del mercato, dunque, possiamo anche essere d’accordo. Non si può accettare, però, che sia stato scelto il rione Calenda». I motivi sono direttamente asseribili ai cittadini del rione: «I cittadini dell’area si sono organizzati con un’associazione e, a spese proprie, hanno rimesso a posto il rione da cima a fondo. Un modello di efficienza e di organizzazione, da parte dei cittadini, che risulta un vanto per l’intera Nocera poiché proprio i cittadini hanno voluto mettere a posto la loro “casa allargata”, ossia il rione, a spese proprie. Questo, unitamente alle 400 firme raccolte per rivendicare la necessità di un incontro per discutere su questa decisione, non è servito a nulla». Pare che però l’assessore Franza, direttamente chiamato in causa, sia stato “sordo” sull’argomento: «Il sindaco e l’assessore non hanno ascoltato questi cittadini, nonostante la richieta di esporre le loro motivazioni. O meglio, li hanno ascoltati ma non li hanno tenuti minimamente in considerazione. Anche i commercianti hanno protestato con molta forza, anche in questo caso l’assessore dice di averli ricevuti ma le loro proteste sono cadute nel vuoto. Questo atteggiamento ci sembra, come Psi, irriguardoso per la democrazia in genere. Si potevano studiare insieme ai cittadini posizioni o soluzioni alternative, ma non è stato fatto assolutamente nulla. Perché un cittadino non può essere ascoltato? Perché questo accanimento sia nei confronti dei commercianti sia dei cittadini?». La risposta, presto o tardi, è destinata ad arrivare poiché l’amministrazione del sindaco Manlio Torquato e le attività dell’assessore Franza pare non abbiano subìto alcun rallentamento, nonostante le richieste di ascolto da parte dei cittadini.