Musica per il solenne pontificale di San Matteo - Le Cronache
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Musica per il solenne pontificale di San Matteo

Musica per il solenne pontificale di San Matteo

di Olga Chieffi

Il canto liturgico è parte integrante della liturgia solenne perché favorisce la partecipazione di tutta l’assemblea dei fedeli. Difatti, «non c’è niente di più solenne e festoso nelle sacre – recita il Sacrosantum Concilium – celebrazioni di un’assemblea che, tutta, esprime con il canto la sua pietà e la sua fede… L’azione liturgica riveste una forma più nobile quando i divini uffici sono celebrati solennemente con il canto, con i sacri ministri e la partecipazione attiva del popolo». Il canto, adeguato alla nobiltà della liturgia, fa parte dell’ars celebrandi a servizio della bellezza; non va considerato come un’aggiunta ornamentale in vista di una maggiore solennità, ma appartiene alla forma simbolico-rituale propria della celebrazione eucaristica, si fa evento che, nella fede, i cuori amanti e oranti possono intuire e sperimentare nello Spirito, attraverso i segni. Stasera nel solenne pontificale di San Matteo, che si terrà a partire dalle ore 18, in piazza della Libertà, celebrata dal Vescovo Andrea Bellandi e dal cardinale Pietro Parolin, saranno i 60 coristi del coro diocesano, unitamente all’ensamble, diretti da Remo Grimaldi ad animare musicalmente la celebrazione. Il Maestro Grimaldi ha inteso spaziare dal sentire musicale di Francesco Gabellieri espresso nella sua Missa De Angelis, della quale ascolteremo il Kyrie Eleison, il Gloria, il Sanctus, l’Agnus Dei, ispirati alla messa gregoriana, sia nell’utilizzare anche solo i suoi riconoscibilissimi temi, sia nel gioco drammaturgico dell’alternanza tra la melodia gregoriana per Schola a due voci dispari, assemblea e organo, popolare nella sua disarmante e naturale semplicità, all’ Alleluia Pasquale e all’Inno d’amore di Marco Frisina, canti di semplice e gioiosa lettura, adatti a tutti, i Salmi responsoriali di Don Emanuele Andaloro, sino al Misericordias Domini di Henryk Jan Botor, attento a timbri e colori, affidati in particolare all’organo, per chiudere con l’Inno di San Matteo. Grande attesa e preparazione per questo evento che vedrà schierato un ensemble di dieci strumentisti con Giorgia Nardiello e Simone Giliberti al violino, Francesca Scognamiglio alla viola, Valentino Milo al cello, Giuseppe Grimaldi al contrabbasso, Claudia De Simone al flauto, Antonio Del Giorno all’oboe, Marianna Natale al clarinetto, Mirko Santoro al fagotto e Roberto Grieco alla tromba, con Anna Bardaro all’organo.