di Erika Noschese
Un abbondamento annuale valido e una multa rimediata, per ragioni per nulla chiare. E’ quanto accaduto, in sintesi, giovedì ad un giovane salernitano. Il ragazzo, M.V., queste le sue iniziali, era a bordo di un autobus che collega i rioni collinari e Salerno centro quando, nei pressi dello stadio Vestuti, i controllori salgono a bordo del bus per verificare che tutti i pendolari fossero dotati di regolare titolo di viaggio. Così, uno dei verificatori dell’azienda Busitalia si è avvicinato al giovane che ha prontamente mostrato l’abbonamento annuale. Qualcosa però non torna e i controllori decidono di trattenere il giovane a bordo del bus per giungere a piazza della Concordia dove ci sarebbe stata una pattuglia della polizia municipale che avrebbe dovuto verificare l’identità di M.V., in quanto sprovvisto di carta d’identità. Secondo i verificatori – accompagnati come sempre dai vigilantes – il titolo di viaggio era scaduto in quanto in alto era riportata la dicitura 07/2018. Nulla di più falso. La data contestata, infatti, non si riferisce alla scadenza ma alla categoria protetta a cui appartiene il giovane che ha inutilmente tentato di far comprendere ai dipendenti Busitalia il loro errore. Solo una volta giunti in piazza della Concordia. i verificatori hanno contattato la sede Bu
sitalia di via Vinciprova per chiedere delucidazioni in merito a quanto raccontato dal giovane, vittima della “ignoranza in materia” di chi invece dovrebbe conoscere alla perfezione l’esistenza di titoli di viaggio destinati a persone diversamente abili, anziani o con patologia, ciascuna appartenente ad un codice differente, accompagnato dall’anno di riferimento e
con effettiva scadenza il 31 dicembre 2018. A quel punto, dunque, tutto risolto, con tanto di scuse? Purtroppo no, nonostante l’evidente errore commesso, verificatore e vigilantes si chiedono se restituire o meno l’abbondamento al salernitano. Alla fine, optano per la restituzione dell’abbonamento annuale con la “raccomandazione” di rinnovarlo in tempi brevi (ricordiamo che l’effettiva scadenza è il 31 dicembre). Oltre il danno la beffa: M.V. è stato sanzionato, per ragioni non del tutto chiare e dovrà pagare 101 euro all’azienda Busitalia per un errore commesso dagli stessi dipendenti. Subito dopo l’accaduto uno dei genitori si è presentato presso la sede di Busitalia in piazza Ferrovia per denunciare l’accaduto. I responsabili, dal canto loro, non hanno saputo giustificare il comportamento dei colleghi e chiedendo la restituzione della multa per procedere con l’annullamento. Il padre del giovane si è però rifiutato, come giusto che sia, poiché intenzionato a denunciare agli organi competenti lo speciale episodio che ha visto protagonista suo figlio anche e soprattutto per fare in modo che non si verifichino mai più situazioni simili che altro non fanno che mettere in cattiva luce l’azienda, per nulla preparata – a quanto pare – circa l’esistenza di titoli di viaggio annuali, destinati alle categorie protette