
Un secondo medico in servizio presso la Casa Circondariale di Salerno è stato iscritto nel registro degli indagati nell’ambito dell’inchiesta sulla morte di Renato Castagno, il 60enne deceduto in carcere nonostante le sue gravi condizioni di salute. A entrambi i sanitari viene contestato il reato di omicidio colposo.
Castagno, condannato a sei anni e due mesi per spaccio di droga, soffriva di ipertensione ed era già stato colpito da due ictus. Aveva già scontato oltre metà della pena e aveva presentato richiesta per gli arresti domiciliari a causa delle sue condizioni mediche.
L’inchiesta è seguita dal pm Katia Cardillo, e l’iscrizione dei due medici nel registro degli indagati è un atto dovuto per permettere loro di nominare consulenti di parte, presenti oggi all’esame autoptico.
La dinamica dei fatti è ancora da chiarire. Intanto, il corpo di Renato Castagno è stato liberato e i funerali si terranno domani, alle ore 16:00, nella chiesa di Mariconda