di Andrea Bignardi
Sono tre gli impianti di compostaggio la cui costruzione, secondo quanto previsto dalla Regione Campania ed annunciato dal presidente della Regione Vincenzo De Luca, partirà nel 2020. Oltre all’impianto di Napoli Est, nel quartiere partenopeo di Ponticelli; quella di Tufino, il cui Stir sarà destinato alla conversione in impianto di compostaggio, è prevista la costruzione anche di un sito di compostaggio a Battipaglia. La conversione dello Stir (stabilimenti di tritovagliatura ed imballaggio di rifiuti) di Battipaglia in siti di compostaggio è stata promossa dal Piano Regionale per la gestione dei rifiuti solidi urbani. La Regione Campania all’epoca dei fatti – come ha sostenuto il consigliere comunale del Pd della città capofila della Piana del Sele Egidio Mirra – fece richiesta a tutti i comuni di completare il ciclo di gestione dei rifiuti solidi urbani con la conversione degli siti di tritovagliamento presenti sui territori in impianti di compostaggio. Anche Battipaglia – in cui già all’epoca era attivo uno Stir rispose positivamente all’appello dell’ente regionale. “La procedura – composta da una serie di atti amministrativi che si sono susseguiti nel tempo – fu avviata dai commissari e poi conclusa dalla giunta Francese”, ha aggiunto il consigliere comunale: da ciò si deduce come la costituzione di un impianto di compostaggio nel territorio battipagliese non sia una novità ma anzi sia stato un atto già programmato da tempo. Per il momento, la conversione dello Stir in impianto di compostaggio non è stata ancora attuata e rientra ancora nel campo se non delle ipotesi della pianificazione: l’eventualità di una sua riconversione accenderà sicuramente un notevole dibattito in una città già afflitta da rilevanti problematiche sul piano ambientale, a cominciare da quella dei miasmi prodotti nel vicino impianto di compostaggio di Eboli.