di Erika Noschese
Sullo stadio Vestuti, al momento, non sembra esserci un allarme circa gli interventi che potrebbero essere realizzati grazie ai fondi Pnrr. “Farò un approfondimento nei prossimi giorni, bisogna andare cauti e capire se la città o l’intervento in sé ha le caratteristiche per poter essere realizzato, credo di sì perché dovrebbero essere risorse dedicate al recupero degli impianti sportivi, fermo restando che si dovrebbero capire per bene i requisiti che il bando detta e mi auguro che gli uffici e i dirigenti abbiano valutato bene questi requisiti per capire se il Comune si può candidare o meno”, ha dichiarato il consigliere dei Progressisti per Salerno, Mimmo De Maio che continua, ancora oggi, a seguire gli interventi in programma, iniziati con il suo assessorato. Intanto, restano al momento bloccati i lavori per la realizzazione di un parcheggio che dovrebbe essere destinato ai dipendenti e studenti del conservatorio di Salerno: “ C’erano una serie di interventi di messa in sicurezza di un’area in forte dissesto idrogeologico ed avevamo avviato e dato un incarico a dei geologi per fare uno studio propedeutico ed interfacciarsi con l’autorità di Bacino, soggetto che deve dare l’autorizzazione, perché l’area dell’ex campetto di calcio, adibita a parcheggio, è strategica sia per le attività che si svolgono quotidianamente al Conservatorio, sia per la messa in esercizio dell’Auditorium”, ha infatti spiegato il consigliere De Maio. Consigliere, tanti progetti work in progress che ha iniziato a seguire da assessore. Un bilancio di questi primi mesi di amministrazione Napoli… “Abbiamo ancora in corso un doppio binario, avevamo una serie di programmi molto importanti, legati ad una cronoprogramma avviato negli anni passati, alcune confluite nell’ambito delle procedure per il Pnrr. L’obiettivo è stato, fin da subito, dare continuità al lavoro svolto, così come la chiusura ormai prossima della variante decennale al Piano regolatore. Nel frattempo, ci sono state nuove attività avviate su alcuni bandi emanati sia dal governo nazionale che la Regione, sempre nell’ambito del Recovey Fund, con nuove procedure come quella relativa all’edilizia di residenza pubblica, emesso proprio qualche giorno fa. Credo ci sia una sorta di continuità, è chiaro che all’inizio si paga lo scotto di una situazione che vede un esecutivo diverso ma l’azione complessiva del Comune è finalizzata a dare continuità al lavoro che è stato svolto fino ad ora”. C’è una polemica sullo stadio Vestuti: non potrebbe essere riqualificato attraverso i fondi del Pnrr… “Io al momento non ho approfondito questa questione, non l’ho seguita da vicina ma ho visto il bando per gli impianti sportivi che è stato emanato. Vorrei capire quali sono i problemi rispetto alla possibilità di poter concorrere o meno al bando. Farò un approfondimento nei prossimi giorni, bisogna andare cauti e capire se la città o l’intervento in sé ha le caratteristiche per poter essere realizzato, credo di sì perché dovrebbero essere risorse dedicate al recupero degli impianti sportivi, fermo restando che si dovrebbero capire per bene i requisiti che il bando detta e mi auguro che gli uffici e i dirigenti abbiano valutato questi requisiti per capire se il Comune si può candidare o meno”. Durante il suo assessorato, tra le priorità c’era anche il Palazzetto dello Sport. Ci sono delle novità? “E’ stato fatto un incontro, credo che il Palazzetto dello Sport rientri tra quelle opere che devono essere appaltatati per i lavori entro il 31 dicembre 2022. I recovery fund, per ottenere le risorse, hanno tempistiche contingenti, sono date che non possono essere non mantenute perché per il governo Draghi rappresentano gli obiettivi raggiunti. Abbiamo inserito la programmazione per il Palazzetto dello Sport entro fine anno: per quella data dovrà essere individuato il soggetto che realizza l’impianto sportivo”. Parcheggio al Conservatorio dedicato a studenti e dipendenti, sembra essere tutto in stand by… “Su questo voglio fare un approfondimento perché vedo che la cosa non sta andando avanti. C’erano una serie di interventi di messa in sicurezza di un’area in forte dissesto idrogeologico ed avevamo avviato e dato un incarico a dei geologi per fare uno studio propedeutico ed interfacciarsi con l’autorità di Bacino, soggetto che deve dare l’autorizzazione, perché l’area dell’ex campetto di calcio, adibita a parcheggio, è strategica sia per le attività che si svolgono quotidianamente al Conservatorio, sia per la messa in esercizio dell’Auditorium. Gli uffici dovrebbero riprendere il percorso avviato”. Porta Ovest, altro argomento spesso oggetto di discussione. A che punto sono gli interventi? “Su Porta Ovest, attraverso un accordo quadruplo mosso dalla Regione, sono stati individuati i progettisti che stanno realizzando la progettazione definitiva per quanto riguarda la realizzazione di rotatorie all’uscita delle gallerie, strategiche per migliorare il sistema della mobilità nella parte alta della città. Altra opera strategica alla quale tengo particolarmente per il lavoro speso è il proseguimento dell’attività di messa in sicurezza della costa e ripascimento, continuando l’attività di miglioramento delle spiagge, la messa in sicurezza del litorale che dovrà partire dall’area del Polo Nautico fino al fiume Irno e non solo, andrà coinvolta anche la zona dopo il Marina d’Arechi, dallo stadio al confine con Pontecagnano. Altra opera strategica, di competenza però della Regione, è il nuovo ospedale di Salerno: io ho lavorato per molto tempo al bando per individuare i soggetti per la progettazione; andrà prolungata la metropolitana, con una fermata dedicata all’area interna del nuovo ospedale e proseguirà fino all’aeroporto di Pontecagnano”. Si ritiene soddisfatto del lavoro del suo successore, l’assessore Michele Brigante? “Sì perché è un lavoro di continuità ed è chiaro, come già detto, che c’è una fase iniziale non facile perché bisogna prendere possesso di una serie di progettualità. Il Comune di Salerno ha in essere interventi molto significativi, solo quelli che ho accennato segnano il destino della città per diverse generazioni, poi c’è l’ordinario. Bisogna concludere il bando delle periferie: l’80% delle opere sono state realizzate, per due lotti c’è, in un caso il ricorso al Tar e nell’altro problemi con la progettualità ma vanno portate avanti perché servono a riqualificare i quartieri”.