"Mia figlia Tina lo aveva cacciato di casa" - Le Cronache Ultimora
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“Mia figlia Tina lo aveva cacciato di casa”

“Mia figlia Tina lo aveva cacciato di casa”

di Erika Noschese

“Deve marcire in galera, un uomo così non merita di vivere”. Nel silenzio di una serata atroce, caratterizzata dal dolore per l’ennesima vita spezzata, dinanzi la caserma dei carabinieri di Montecorvino Rovella una voce. No, non è un familiare della vittima nè un parente dell’omicida. È un uomo che vive in quel territorio da anni, distrutto per quella notizia che ha lacerato l’anima di tanti. Arriva dinanzi la stazione dei carabinieri e, ad alta voce, esprime il suo pensiero. “Non portatelo in carcere, nè in ospedale. Deve essere portato al cimitero”, dice a più riprese rivolgendosi alle forze dell’ordine che, in silenzio e con estremo rispetto, si limitano ad ascoltare lo sfogo di un uomo colpito da quel dolore. Nella serata di ieri, dinanzi la caserma dei carabinieri un gruppo di curiosi: molti sono increduli rispetto alla tragedia avvenuta. «È un bravissimo ragazzo, molto educato, gentile e disponibile. Sempre stato corretto, mai nessuno si sarebbe aspettato un comportamento simile», ha raccontato un ragazzo che ben conosce la famiglia. «Proprio ieri sera (venerdì per chi legge, ndr) siamo stati in piazza, c’erano tante persone e c’era anche il figlio di Tina. Non riesco a crederci», ha aggiunto. Di fatti, solo pochi giorni prima Tina e il suo ex erano stati visti in un bar nella piazza di fronte al Comune a fare aperitivo. «Non stavano più insieme ma erano tranquilli, chiacchieravano e non sembrava esserci alcuno scontro tra i due, nulla che facesse pensare anche solo lontanamente ad una tragedia», ha detto un uomo in piazza. E con il ritrovamento di Persico in paese si è scatenato il caos tanto che si è registrato anche un incidente stradale senza gravi conseguenze. Molti giovani hanno trascorso la giornata in piazza per provare a capire dove si trovasse il 36enne, altri sono usciti per provare ad avere aggiornamenti rispetto al suo ritrovamento. La calca si è verificata in località San Pietro: l’omicida si è consegnato alle forze dell’ordine mentre era lungo la Sp 26b mentre qualcuno dall’altro riprendeva la scena con il cellulare. Video divenuti presto virale, facendo il giro dei social. Ad assistere anche tanti minorenni, presto richiamati dai loro genitori. Intanto, a chiarire l’accaduto, seppur in parte, Antonio Sgarbini, papà della vittima: «Lei l’ha cacciato di casa anche perché non lavorava, si presentava a casa, faceva i comodi suoi. Mia figlia a un certo momento gli ha detto che doveva andarsene». I militari hanno sentito persone a conoscenza dei fatti, proprio per delineare con maggiore precisione quanto potrebbe essere accaduto ieri mattina o durante la notte. La relazione tra i due era nata nel 2016 e terminata pochi mesi fa. Sconvolte le amiche della donna che hanno voluto dedicare un ultimo saluto a Tina, molto ben voluta in paese.