di Pina Ferro
«Fui avvicinato da due persone che mi dissero di non presentarmi alla gara per l’hotel Raito. Mi spaventai e lascia stare». Ad affermarlo ieri mattina, in aula è stato l’imprenditore Francesco Soglia chiamato come test nel procedimento che lo vede come parte lesa. Imputato è l’imprenditore Ragosta. Soglia ha raccontato che all’epoca aveva tutte le intenzioni di partecipare all’acquisto dell’Hotel Raito per il quale si era già adoperato da alcuni mesi, ma ebbe paura a seguito della minaccia ricevuta. L’imprenditore ha anche affermato che quasi certamente avrebbe vinto quell’incanto di vendita se non si fosse ritirato. Lui avrebbe associato le minacce a Ragosta solo perché costui poi è risultato vincitore della gara. «Se avesse vinto qualcun altro probabilmente avrei associato questo qualcun altro alle minacce che avevo ricevuto». Al termine dell’udienza la corte si è aggiornata al prossimo mese di dicembre per ascoltare altri test.