È di Olevano sul Tusciano Mariarosaria Palo, giovane studentessa di 23 anni, già premiata due volte per meriti universitari. Iscritta al corso di laurea Lingue per la Comunicazione interculturale e d’impresa presso l’Università di Siena, al Campus di Arezzo si è distinta per i suoi successi universitari. Mariarosaria ha scelto di coltivare, così come nella vita, anche negli studi la sua passione per le lingue.
Qual è il percorso che ti ha portato a conseguire questi tuoi riconoscimenti?
«Per me lo spagnolo è stato il mio primo “grande amore”. Ho scelto la laurea triennale in Lingue per la comunicazione interculturale e d’impresa presso l’Università di Siena, al Campus di Arezzo, un percorso che si è rivelato una vera scoperta, perché mi ha permesso di unire le lingue al mondo delle imprese, della comunicazione e del marketing. Durante la triennale ho avuto anche l’opportunità di vivere l’esperienza dell’Erasmus, in Spagna presso “la Universidad de Murcia”. Dopo la laurea triennale, ho avuto la possibilità di iscrivermi a due percorsi master: il Master in International Marketing, Eventi & Media del Centro Studi Comunicare l’Impresa e il Master in Leadership per le relazioni internazionali e il Made in Italy della Fondazione Italia USA.
Percorsi che, oltre a formarmi professionalmente, mi hanno offerto occasioni che ricorderò per sempre. Con il Master in International Marketing, Eventi & Media ho ricevuto una pergamena celebrativa del Premio Imprese & Talenti presso l’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles il 10 novembre 2025. Con il Master in Leadership per le relazioni internazionali e il Made in Italy, invece, ho partecipato alla cerimonia di premiazione presso la Camera dei deputati a Roma, dove mi è stata consegnata la pergamena del Premio America Giovani per il talento universitario il 25 giugno 2025».
Come questi premi hanno indirizzato il tuo futuro universitario e personale?
«I Master che ho frequentato prevedevano la realizzazione di un project work finale. L’obiettivo era quello di dare vita ad un progetto di valorizzazione che avesse una dimensione culturale, umana e identitaria. I due lavori sono stati dedicati a mio nonno, una figura fondamentale nella mia vita, un punto di riferimento che con la sua presenza e i suoi racconti ha alimentato il mio legame con Olevano sul Tusciano, la mia terra e con la Festa patronale di San Michele. È così che il mio lavoro ha iniziato a prendere forma attorno alla valorizzazione di un servizio esperienziale: la Festa patronale di San Michele di Olevano sul Tusciano. Ho realizzato il mio project work cercando di attribuirgli una forte dimensione narrativa. Attraverso i media digitali, con lo strumento del podcast, è possibile restituire al pubblico non solo informazioni, ma emozioni autentiche: le voci dei protagonisti, i suoni che rimandano alle usanze popolari, le testimonianze di chi ogni anno rinnova questo legame profondo con la tradizione. Quella svolta da Mariarosaria è una narrazione esperienziale che pone l’attenzione su momenti vivi di vita di una comunità, propone la rievocazione di canti che il tempo sta pian piano portando via, offre l’ascolto di testimonianze locali. Un nuovo modo di raccontare il Made in Italy».
Gli studi, ed in genere l’università, senti che possano rappresentare una spinta che ti porti lontano dalle tue radici o pensi di poter costruire il tuo futuro nella terra che ami, non lontana dai tuoi cari?
«Rispondere a questa domanda, per me, è sempre estremamente difficile. Il percorso che ho intrapreso ormai da qualche anno, e che sta gradualmente avvicinandosi al suo completamento, porta con sé grandi ambizioni. Per ampliare i miei orizzonti non posso pensare solo al mio piccolo paese, anche se piccolo lo è soltanto in termini geografici. È il luogo in cui è custodita tutta la mia storia e soprattutto tutta la mia famiglia, alla quale sono profondamente legata. E quando sei così legata, l’idea di allontanarti non è mai facile da elaborare. Il mio sogno è costruire un futuro che mi renda davvero orgogliosa: un lavoro che sia il
risultato concreto dei miei sacrifici, del mio studio, delle mie passioni e delle mie aspirazioni. Non escludo affatto l’idea di trovare lavoro nella mia terra, anche se so bene che potrebbe non essere semplice. Allo stesso tempo, però, non nego che mi piacerebbe anche lavorare fuori, magari proprio in Spagna. Murcia, in particolare, ha lasciato un’impronta profonda in me: è stato un luogo che è diventato casa, che mi ha dato tanto e che, in qualche modo, continua a chiamarmi, non so dire se resterò vicina alle mie origini o se il mio
percorso mi porterà lontano. So solo che ovunque andrò, porterò con me ciò che sono: la mia storia, la mia famiglia, i miei affetti, la mia Olevano, la mia festa».
Un cammino lungo e certamente non semplice, che Mariarosaria è determinata a portare avanti, aprendosi alle nuove esperienze che la vita le offrirà, mantenendo sempre uno sguardo rivolto alle sue origini, al suo paese, Olevano sul Tusciano. Anche se giovanissima, la dottoressa Palo ha davanti a sé una strada ricca di successi e un capiente bagaglio di competenze. Sono i successi a motivarla ulteriormente e darle la grinta necessaria per poter continuare gli studi ed intraprendere un nuovo percorso universitario, presso l’Università di Napoli “l’Orientale”, in Lingue e Comunicazioni Internazionale in Area Euromediterranea.
Cosmo Nicolino





