Mari: “Riaprire le strutture comunali per i profughi" - Le Cronache
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Mari: “Riaprire le strutture comunali per i profughi”

Mari: “Riaprire le strutture comunali per i profughi”

di Erika Noschese

“Utilizzare l’Ostello della gioventù e metterlo a disposizione dei profughi di guerra”. Rilancia la proposta lanciata dal quotidiano Le Cronache e dalla collega Monica De Santis Franco Mari, coordinatore provinciale di Sinistra Italiana di Salerno, a proposito dell’emergenza che sta colpendo anche la città capoluogo che, in queste ore, si trova fortemente in difficoltà nell’accoglienza dei profughi di guerra. “. La Caritas inizia ad essere in difficoltà nel collocare i profughi ucraini, è notizia dei giorni scorsi che anche a Salerno c’erano persone ospitate da amici, familiari ma costrette a dormire per terra questo perché non si guarda ad una soluzione, interventi provvisori o a rotazione e credo che, come stanno facendo altri Comuni d’Italia, bisognerebbe intervenire in maniera concreta”, ha infatti detto Mari che propone la riapertura di tutte le strutture attualmente chiuse. Mari, nei giorni scorsi l’attacco di Sinistra Italiana: i profughi di guerra non possono contare solo sul sostegno dei cittadini, devono intervenire le istituzioni… “Sì, per l’accoglienza vera e propria le istituzioni fanno quasi niente, per essere generosi. La Caritas inizia ad essere in difficoltà nel collocare i profughi ucraini, è notizia dei giorni scorsi che anche a Salerno c’erano persone ospitate da amici, familiari ma costrette a dormire per terra questo perché non si guarda ad una soluzione, interventi provvisori o a rotazione e credo che, come stanno facendo altri Comuni d’Italia, bisognerebbe intervenire in maniera concreta”. Mancano le strutture… “Il Comune è sempre stato latitante, a Salerno si è fatto poco e niente se non qualche convenzione con le associazioni ma limitate ai periodi invernali ed è stato un altro scandalo di questi anni perché, con la primavera, queste persone erano costrette a tornare per strada. Si è sempre verificata questa situazione che, adesso, è accentuata rispetto alla guerra che sta spingendo verso l’Europa tante famiglie: si tratta di donne, anziani, bambini e la situazione è particolarmente grave ma nel frattempo si fanno un po’ di passerelle: c’è un assessore donna, una consigliera va in giro per le scuole a raccogliere materiale, beni alimentari e cose di cui non c’è bisogno, non c’è bisogno di farsi vedere nelle scuole perché le famiglie salernitane si stanno impegnando per quello che possono ma sulle cose serie, di cui è prettamente competente il Comune, non agiscono. Io posso proporne una, c’è l’ostello della Gioventù ma ci sono tante altre proposte”. E’ una battaglia lanciata anche dal nostro quotidiano, attraverso la collega De Santis… “Sono felice di sapere che questa battaglia è stata lanciata dal quotidiano Le Cronache e io aggiungo il mio appello: è una struttura chiusa, piò ospitare le famiglie ucraine in questo momento di crisi soprattutto considerando che nei prossimi giorni potrebbero arrivare nuovi profughi. Riapriamo l’Ostello della Gioventù, non è una struttura grandissima ma può essere utilizzata degnamente”. Guerra e post pandemia hanno portato un incremento dei costi, ormai alle stelle. Le istituzioni cosa potrebbero fare secondo lei e cosa dovrebbero fare le associazioni quali Confindustria, Unioncamere o la Camera di Commercio? “Dovrebbe essere il governo ad intervenire su questi aumenti, sul caro bollette e benzina. Come tutte le situazioni di difficoltà saranno le fasce deboli a pagare il prezzo più alto perché l’incremento non ha lo stesso peso sulle famiglie ma sicuramente penalizza anche gli autotrasportatori. C’è preoccupazione da parte delle famiglie, registriamo questa psicosi perché la crisi si fa sentire e l’aumento arriva dopo un periodo di sofferenza importante, la preoccupazione è legittima e giustificata, bisogna intervenire sui costi dell’energia e del carburante per dare segnali importanti”. Nei giorni scorsi il consiglio comunale monotematico sulla vertenza coop, la maggioranza ha lasciato l’aula mentre si attende il bando per i parchi comunali e l’affidamento dei servizi per il patrimonio cittadino… “Il 17 febbraio sono state depositate le offerte da parte dei concorrenti, oggi sappiamo solo chi ha presentato la sua offerta ma non sono state ancora aperte, stranamente. Le uniche cooperative che stanno lavorando sono quelle che hanno vinto il ricorso mentre al momento non esiste il bando per i parchi, da tempo dicono sia in fase di pubblicazione ma al momento non c’è traccia se non la determina. E’ inspiegabile, dal punto di vista politico e amministrativo, la scelta dell’amministrazione di non procedere all’affidamento ad un unico gestore e, secondo me, dovrebbe essere una partecipata del Comune a farlo, insistiamo su questo ma la maggioranza si sottrae al confronto; la maggioranza deve spiegare alla città perché non affida alle proprie società lavori importanti per questa comunità, affidandoli ai privati ma non funziona”. Fonderie Pisano, nulla cambia nonostante i tanti incontri e le sollecitazioni da parte di cittadini e istituzioni… “Credo che l’intervento più giusto sia l’interrogazione presentata da alcuni consiglieri comunali di minoranza, a partire da Elisabetta Barone che chiedono di sapere, alla luce delle risultanze che ci sono, perché non provvede a chiudere le fonderie. Per quello che si sa fino ad ora, andrebbero chiuse e credo si debba attuare il principio di precauzione, è necessaria una discussione, indire la conferenza dei servizi ma occorre farlo a porte chiuse, nel rispetto del principio di precauzione perché le fonderie possono arrecare morte ed è stato certificato, emerge concretamente la correlazione dagli atti pubblici, ragion per cui è doveroso continuare a fare tutte le valutazioni del caso ma con le fonderie chiuse, temporaneamente”.