di A.R.
Passa si arrabbia e torna in minoranza lasciando il Psi. Farano diventa capogruppo: «Con Passa non si poteva ragionare, andava contro il sindaco Servalli mentre noi forniamo appoggio alla maggioranza». Tutto nasce dal piano scuola, ma in incipit di Consiglio comunale c’è spazio per un’altra comunicazione: addio “Direzione futuro”, P a l u m b o (eletto con Direzione futuro) e Baldi (eletto tra le fila dell’UdC), consiglieri di maggioranza rimangono in maggioranza ma sotto il vessillo di Dema. Cosa è successo dunque al Psi? Niente, dopo settimane di polemiche con in mezzo le dimissioni per questioni personali dell’assessore Trapanese, Passa abbandona e torna in minoranza. Offeso il consigliere dal comportamento di Enzo Servalli che prima avrebbe utilizzato le conoscenze scolastiche di Enzo Passa per redigere il piano di ridimensionamento scolastico, poi accantonato e poi alla fine adottato, ma come lo stesso sindaco dice: «Il piano di Passa mancava di partecipazione cittadina. Questo metodo non mi appartiene. Il “Io capisco e voi v’ata stà” non lo condivido» . Passa rincara la dose, definendo la maggioranza “senza lealtà e senza bussola”, compresi gli ex compagni di partito, il segretario cittadino Enrico Alfano ed il consigliere comunale Enrico Farano che non solo avrebbero partecipato ad una riunione con il sindaco garantendo lui appoggio incondizionato, ma non avrebbero nemmeno informato Passa che conclude: «Ritorno a lavorare per la mia città in minoranza». Ci pensa infine Enrico Farano a spegnere le polemiche: «Con Passa non si poteva più ragionare».