di Andrea Pellegrino
«Non so se si chiamerà Udc ma sono certo che quella parte che governa con noi alla Provincia e che ha chiuso una intesa con il Partito democratico sarà con noi alle Regionali con Vincenzo De Luca». Nicola Landolfi, segretario provinciale del Pd (ieri intervistato da Telecolore) non ha dubbi, l’area di Cobellis &C sono già in campo con Vincenzo De Luca. Nonostante da Roma e da Napoli i segnali siano opposti e che De Mita e Sommese spingano per una riproposta di Caldoro. «Abbiamo intrapreso un percorso insieme – dice Landolfi – che io ho avviato già da anni. E devo dire che ad oggi le maggiori resistenze rispetto all’allargamento ai moderati le trovo proprio nel Pd che fa fatica ad aprirsi». Quanto alla lista del suo partito, annuncia Landolfi, «sarà la direzione provinciale ad approvarla. Sono il segretario, non il padrone del partito». Ma su una cosa è certo: «Saranno rappresentative dei territori». E non è escluso che le donne possano salire a quota quattro. Su Salerno città, ammette che la partita è più complessa. Seppur affermi che «abbiamo il candidato presidente che è di Salerno». Stronca, poi, Franco Picarone: «Ci sono altri esponenti che hanno più possibilità». Chiaro riferimento a Luca Cascone, la cui candidatura appare cosa certa, rispetto anche a quella di Nello Fiore che dovrebbe trovare spazio in Campania Libera. Ma le liste presidenziali, afferma, «anche se ci buttiamo un occhio, per una questione di equilibrio, sono di competenza di chi segue la campagna elettorale del presidente. So che ci saranno anche espressioni della società civile». Sul caso Carmen Guarino: «Non valgono le autocandidature, bensì ogni candidatura deve essere frutto dell’espressione di un territorio. Chi non ha un territorio di riferimento è quasi impossibile che possa trovare spazio nella lista del Partito democratico». In linea generale, Landolfi annuncia: «Non ci saranno tappi e non vogliamo candidature sempre delle stesse persone. Siamo per il rinnovamento e stiamo lavorando per questo».