L’alzata del panno di Santa Lucia - Le Cronache
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L’alzata del panno di Santa Lucia

L’alzata del panno di Santa Lucia

di Monica De Santis

I fedeli salernitani si sono ritrovati ieri pomeriggio intorno alle 17, nella piazzetta nei pressi di vicolo Giudaica, per il tradizionale appuntamento con l’alzata del panno di Santa Lucia, martire cristiana di inizio IV secolo a cui è dedicata l’omonima chiesa che si trova proprio nella piazzetta.

È venerata come santa dalla Chiesa cattolica e dalla Chiesa ortodossa che ne onorano la memoria il 13 dicembre. È una delle sette vergini menzionate nel Canone romano e per tradizione è invocata come protettrice della vista a motivo dell’etimologia latina del suo nome (Lux, luce). Le sue spoglie mortali sono custodite nel Santuario di Lucia a Venezia. Il luogo di culto principale è la Chiesa di Santa Lucia al Sepolcro a Siracusa. La figura di santa Lucia, nel corso dei secoli, è stata fonte di ispirazione non soltanto sul piano strettamente religioso e teologico, ma anche artistico, e soprattutto letterario. Essa ha trovato spazi sia nella letteratura colta che in quella legata alla tradizione popolare di questo o quell’ambiente in cui si è, in varia misura, radicato il culto verso la martire siracusana.

La funzione religiosa, presieduta la parroco don Felice Moliterno ha avuto inizio, come detto alle ore 17. Intorno alle 17,30 alcuni dei portatori della statua della Santa, hanno portato il panno, fuori dalle mura della chiesa per una breve processione, conclusasi davanti all’ingresso di uno dei palazzi con affaccio sulla piazza. Qui il panno è stato portato all’interno per essere poi esposto dal balcone di un appartamento del secondo piano.

Poi la benedizione da parte di don Felice e la lettura della preghiera a Santa Lucia, prima di far rientro in chiesa dove si è svolta la Santa Messa e l’inizio del triduo in attesa delle celebrazioni del 13 dicembre, quando si festeggeranno Santa Lucia e Sant’Aniello. Festeggiamenti questi che si terranno ancora in forma ridotta causa l’emergenza sanitaria, ma che comunque si svolgeranno con una serie di funzioni, una delle quali sarà celebrata da Monsignor Andrea Bellandi, arcivescovo della Diocesi di Salerno Campagna e Acerno.