di Red.Cro.
L’elenco delle associazioni territoriali diventa realtà anche a Salerno. Nel pomeriggio di ieri, a Palazzo di Città, si è tenuto un incontro finalizzato a rendere operativo il progetto “Elenco delle associazioni” approvato in Consiglio Comunale, in presenza dei consiglieri comunali Antonio D’Alessio ed Ermanno Guerra che hanno promosso l’iniziativa. «Le associazioni rappresentano realtà sane della nostra comunità e, con la crisi che attraversano oggi i partiti, esse possono costituire uno strumento importantissimo per garantire ai cittadini la partecipazione alla vita pubblica», ha dichiarato il consigliere Antonio D’Alessio che da tempo ormai chiedeva all’amministrazione di istituire l’albo delle associazioni. «Con la predisposizione di un “Elenco delle associazioni” l’Amministrazione avrà uno strumento prezioso, che potrà intelligentemente sfruttare ha aggiunto D’Alessio – Potrà favorire una fase confronto e di ascolto prima di compiere alcune scelte ed adottare alcuni provvedimenti». Oltre 150 associazioni hanno chiesto di iscriversi all’elenco e, per il consigliere, «è un messaggio significativo, sostanzialmente una grande richiesta di partecipazione che non può essere ignorata». Soddisfatto anche il presidente di Donation Italia, Luigi Bisogno che è stato tra i promotori di quest’iniziativa: «Tantissime le associazioni e le realtà sociali presenti per questo importante incontro con l’amministrazione comunale. Il primo, di una serie di incontri, volti a creare un dialogo costruttivo con le istituzioni con l’obiettivo di fornire strumenti utili per le realtà del terzo settore. L’elenco delle associazioni, o meglio ancora l’albo che verrà a costituirsi vuole essere un censimento del nostro territorio da un lato e un riconoscimento a tutte quelle realtà che da anni operano, spesso a titolo volontario e dietro ai riflettori, su tanti fronti e ambiti locali. Salerno, le realtà sociali, associative e giovanili sono mature e pronte per un ruolo in prima linea. Una delle richieste più sentita è rivolta agli “spazi”: chiediamo subito un Polo d’incontro per le associazioni riconosciute».