di Monica De Santis
Ultimo appuntamento domani e domenica alle ore 21, con la rassegna teatrale de “Le Muse” di Baronissi. Di scena, per il finale della terza edizione della rassegna “Chi è di scena?”, Serena Stella e Massimo Masiello, che diretti da Matteo Salsano proporranno “La Lupa”, la novella di Verga, inclusa nella raccolta Vita dei campi e dalla quale sono stati tratti due film: uno La lupa del 1953 diretto da Alberto Lattuada; un altro del 1996 interpretato da Monica Guerritore, La lupa, per la regia di Gabriele Lavia. Inoltre il dramma verghiano ha ispirato anche il film Furia di Goffredo Alessandrini del 1947, di cui poi fu realizzato dieci anni dopo un remake ad Hollywood: Selvaggio è il vento diretto da George Cukor. Gna’ Pina, che tutti chiamano “la Lupa”, è una vedova ancora bella e attraente, ha cresciuto da sola una figlia, vive in un mondo contadino dalla mentalità bigotta e ristretta. È una donna libera e come tutte le persone libere è considerata “pericolosa” da tutti, uomini e donne. È risaputa la trama della novella di Giovanni Verga che con questo lavoro ha messo nero su bianco la passione amorosa. Il suo non essere mai sazia delle relazioni diventa prepotentemente il centro della storia ribaltando a specchio le dinamiche della società tutta. Ed è quello che in questo fine settimana sarà ripreso sul palcoscenico di Sala Le Muse a Baronissi quando Serena Stella interpreterà la donna-mamma-suocera innamorata del genero (interpretato da Massimo Masiello) per dare voce e corpo ai sentimenti più carnali. “È l’ossessione a dettare i ritmi della storia. Si è lavorato molto sulla ricerca costante di timbri e colori – spiega Serena Stella – Alla fine di ogni prova Gna’ Pina mi lascia senza parole per la forza dirompente dei sentimenti con la quale sono costretta a fare i conti, volte o nolente. Ogni volta affronto un percorso mentale che destabilizza. Niente è scontato ed è sempre occasione di crescita”. Compagno di palcoscenico in questo lavoro è Massimo Masiello. “Massimo è l’attore giusto per questo ruolo: è forte, passionale, pieno di sguardi. E gli sguardi mettono in moto tutte quelle condizioni necessarie per tirare fuori i personaggi e farli vivere”. Matteo Salsano per la regia ha puntato sui sentimenti, rendendoli vivi e veri per costruire l’altalena emotiva necessaria per entrare nel mondo della “Lupa”, uno dei protagonisti meglio caratterizzati da Verga e che oggi è di grande attualità come ogni personaggio archetipo della letteratura. Biglietti in vendita presso il botteghino della Sala Le Muse di Baronissi