di Erika Noschese
«Da alcuni organi di stampa apprendo la notizia che la sede salernitana della Fondazione Menna, della quale mi onoro di essere presidente, è stata utilizzata dall’associazione Limen per organizzare una festa. In merito a tale episodio comunico la mia totale estraneità. L’associazione in questione, che frequenta i locali della Fondazione al solo scopo di svolgere attività culturali per i giovani previo accordo con la Fondazione stessa, ha organizzato tale attività senza avvertire nessun membro della Fondazione e senza avere alcuna autorizzazione al riguardo». È quanto dichiara Letizia Magaldi, presidente della fondazione Menna, che prende le distanze rispetto a quanto accaduto sabato in spazi dedicati alla cultura con la fondazione che, tra coriandoli e bolle di sapone, si è trasformata in una discoteca per festeggiare il compleanno del presidente dell’associazione Limen, Gianni Fiorito. Una festa di compleanno che è presto diventata virale, con video pubblicati sui social e che hanno indignato non poco l’opinione pubblica. E non solo. Voci di corridoio parlano di un Vincenzo Napoli particolarmente inferocito ieri mattina tanto da aver presto chiesto spiegazioni al suo assessore Claudio Tringali. A lui si deve, infatti, la decisione di affidare alcuni spazi del Menna al Limen con tanto di interrogazione presentata, a suo tempo, dal consigliere di Forza Italia Roberto Celano. Con il passare del tempo nulla è cambiato, men che meno con il cambio al vertice della fondazione: la presidente ha continuano a concedere a Limen gli spazi. E nel frattempo è polemica, soprattutto tra i tanti giovani che oggi vorrebbero vedersi garantire gli stessi diritti: «È triste dover constatare che si vive di privilegi concessi a pochi, soprattutto a chi ha collaborazioni all’attivo con gli assessori. Quanto emerso sabato sera è da condannare, senza sé e senza ma perché sono fatti estremamente gravi», ha dichiarato un giovane attivista che sceglie l’anonimato perché, ha aggiunto, «in questa città attaccare il potente di turno non porta a nulla». Al momento, nessun chiarimento da parte del diretto interessato che potrebbe avere già nelle prossime ore un colloquio con la presidente della fondazione per rivedere gli accordi stretti in precedenza rispetto all’uso degli spazi, concessi a titolo gratuito per eventi di mero carattere culturale come il cineforum e tutte le iniziative promosse. «La festa di compleanno è un evento di carattere culturale? Non scherziamo. Imbarazza il silenzio dell’assessore Tringali che avrebbe dovuto chiedere spiegazioni ma, soprattutto, imbarazza l’atteggiamento di chi oggi gestisce la fondazione e nulla ha fatto, fino ad ora per garantire il rispetto delle regole e trasparenza – ha poi aggiunto il giovane attivista salernitano – meritiamo rispetto, non abbiamo una casa comunale nella quale poter esprimere il nostro impegno per la città, siamo stati sempre penalizzati e adesso ci aspettiamo scuse pubbliche da chi, invece, ha utilizzato la fondazione Menna come casa propria. Dovrebbe vergognarsi e quanto meno concedere spiegazioni».