La disperazione di mamma Mimma: «Voglio avere fiducia nella giustizia» - Le Cronache
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La disperazione di mamma Mimma: «Voglio avere fiducia nella giustizia»

La disperazione di mamma Mimma: «Voglio avere fiducia nella giustizia»

di Erika Noschese

«Voglio avere ancora fiducia nella giustizia». Parla così mamma Mimma, la donna di Cava de’ Tirreni che da anni, ormai, porta avanti una lotta giudiziaria per poter ottenere nuovamente l’affidamento della figlia che le è stata sottratta dal suo ex marito. La giustizia, infatti, aveva fatto il suo corso: aveva affidato la bambina alla madre ma un giorno suo padre, durante una delle consuete visite, non ha riportato a casa la figlia. Una serie di vicende che hanno costretto la donna, assistita da un noto avvocato di Cava de’ Tirreni, a far nuovamente ricorso al tribunale di Nocera Inferiore. Nella mattinata di ieri, infatti, si è tenuta l’udienza, per la modifica della separazione. Mamma Mimma non si abbatte e, ammette, «voglio avere ancora fiducia nella giustizia – ha dichiarato infatti – Credo che un genitore, che non rispetta il ruolo dell’altro genitore e che non rispetta i provvedimenti del giudice, non possa essere considerato idoneo al collocamento prevalente». La donna lancia un appello affinché «la mia voce e quella di mia figlia vengano ascoltate perchè non esistono genitori di serie A e genitori di serie B ma esiste solo una bambina che ha il diritto di vivere sua madre, soprattutto quando dall’altro lato non sono capaci» Un grido di dolore, quello lanciato dalla giovane mamma di Cava de’ Tirreni: «Credere nella magistratura è l’unica speranza che ho, in 5 anni di separazione nessuno ha mai letto con attenzione tutto il mio fascicolo – ha detto la donna, disperata – Nonostante tutto non mollerò, una mamma non può mollare, mai». Va ricordato, infatti, che il giudice del tribunale di Nocera Inferiore aveva disposto l’affido prevalente a casa della mamma in quanto l’abitazione in cui la bambina vive attualmente non è idonea. Nonostante ciò la sentenza non è mai stata rispettata e la bimba vive ancora con suo padre.