La danza di Capomaggio lancia la Salernitana - Le Cronache Salernitana
Salernitana

La danza di Capomaggio lancia la Salernitana

La danza di Capomaggio lancia la Salernitana

di Marco De Martino

MONOPOLI – La danza di Capomaggio, la personalità della Salernitana. E’ bastato questo, ai granata, per portare a casa da Monopoli l’intera posta in palio. E non è mica poco, considerando che si è giocato più che su un campo di calcio, sull’arenile della spiaggia poco distante. Il dato più confortante è che la Salernitana, nonostante sia un gruppo neonato, mostra già i connotati della capolista navigata. La squadra di mister Raffaele sa già quando colpire, quando gestire e quando soffrire. E’ lei stessa ad imporre i tempi della partita all’avversario, capace di abbozzare una flebile reazione solo nella ripresa. E proprio da un tentativo velleitario di Imputato, a tempo abbondantemente scaduto, è arrivato l’unico vero pericolo per la porta di Donnarumma. Ed anche in questo caso la Salernitana ha dimostrato le proprie qualità. Il numero uno granata, inoperoso per 95’, è stato reattivo e tecnicamente perfetto nel respingere il bolide scagliato dall’esterno pugliese da oltre trenta metri. Riavvolgendo il nastro alle battute iniziali, ha stupito fino ad un certo punto la decisione di Pino Raffaele di insistere sul tridente. Il dilemma tattico l’ha portato con sè fino alla fine ma non ha cambiato idea ed ha continuato sulla stessa falsariga del derby, azzeccando la strategia. Da squadra più fragile nei primi minuti di gioco, la Salernitana adesso aggredisce immediatamente l’avversario per cercare di capitalizzare al massimo la presenza dei tre tenori, Ferraris, Ferrari ed Inglese. E mentre tutti aspettano il guizzo di uno dei bomber, chi spunta dalle retrovie, con il suo passo dinoccolato ed elegante? Galo Capomaggio da La Plata, capace di disorientare l’intera retroguardia del Monopoli solo con la forza di una danza sensuale che incanta anche il pallone, finito di lì a poco in buca d’angolo senza lasciare scampo all’impietrito Piana. La Salernitana così mette la gara sui binari giusti e la pochezza tecnica ed offensiva del Monopoli, assieme all’indecente manto erboso (?) del vecchio Veneziani, fanno il resto. Nella ripresa c’è una reazione più di pancia che di testa dei padroni di casa che non si affacciano mai, se non con qualche mischia mal riuscita, dalle parti di Donnarumma. E’ la Salernitana, anche in maniera poco convinta, ad andare vicina al raddoppio quando riparte. Achik, prima al 71’ quando viene affossato in area da Oyewale senza ricevere in cambio penalty e rosso all’avversario (ma l’FVS che ci sta a fare?), poi al 99’ quando si fa rimontare proprio un istante prima di calciare in porta, ha le occasioni più nitide per chiudere i conti. Ma tant’è, va bene così. La Salernitana vince, porta a casa tre punti d’oro, non subisce reti e si affaccia al big match di Catania nella migliore condizione, di classifica e psicologica, possibile. Al Massimino sarà un inferno, ma i granata hanno tutte le carte in regola per spegnerlo. Basterà volerlo.