La crisi morde le imprese: arrivano le prime chiusure - Le Cronache
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La crisi morde le imprese: arrivano le prime chiusure

La crisi morde le imprese: arrivano le prime chiusure

di Erika Noschese

Con l’aumento delle materie prime, a livello nazionale, ci sono aziende che hanno già chiesto la sospensione delle attività. A lanciare l’allarme è il presidente di Confindustria Carlo Bonomi intervenuto all’assemblea indetta dagli imprenditori di Salerno e tenutasi ieri al teatro Verdi. Al centro dell’assemblea, le “nuove competenze”, in un momento storico particolare per il Paese: mentre si tenta di uscire dalla pandemia, infatti, si fanno i conti con una guerra che sta avendo conseguenze disastrose, soprattutto a livello economico, con il rincaro dei costi per le materie prime e la benzina. “Per il Pnrr le competenze sono essenziali e in questo devo dire che lo sforzo fatto dal presidente De Luca di sviluppare una classe dirigente con competenze tecniche proprio per supportare la pubblica amministrazione e nello specifico sul piano nazionale di ripresa e resilienza è la giusta strada – ha dichiarato il presidente Bonomi – Purtroppo questa è la tempesta perfetta: stavamo uscendo da quello che era il periodo del lockdown e del covid ma purtroppo ci siamo trovati con una guerra, anche se il rallentamento era già arrivato prima: da settembre diciamo che ci sarebbe stato questo momento difficile e il livello della produzione già segnavano un segno meno. Il rincaro dell’energia e il caro materie prime stanno incidendo in maniera molto forte. In questi giorni stiamo già registrando le prime sospensioni di attività, noi abbiamo chiesto al governo interventi urgenti per affrontare questa crisi molto profonda”. Per il numero uno di Confindustria, per l’Italia è “fondamentale la partita del Mezzogiorno”: “Il Paese ha due grandi partite: Roma e il Mezzogiorno e qua si gioca la sfida del futuro del Paese; dobbiamo essere tutti concentrati nel far sì che si creino le condizioni necessarie per uno sviluppo forte che abbia come focus giovani, donne e lavoratori a tempo determinato che sono quelli che nelle crisi hanno sempre sofferto di più e, nell’ultima crisi, ancora in misura maggiore. Sappiamo quali sono le percentuali di occupazione al sud e dobbiamo giocarci una partita nazionale senza sé e senza ma”, ha infatti aggiunto. Ad affrontare il tema relativo all’aumento dei costi delle materie prime anche Antonio Ferraioli, presidente Confindustria Salerno: “In questo momento abbiamo questo problema enorme del costo delle materie prime, delle energie che sta impattando in maniera devastante sulla vita delle imprese. Ci sono intere filiere che hanno difficoltà enormi e alcune aziende, soprattutto nel settore siderurgico, si sono fermate perché i costi sono tali che diventa più conveniente non produrre che avere le aziende in attività – ha detto – Impatto su tutti i settori, da quello alimentare a quello siderurgico e cartario ma ci auguriamo si trovino soluzioni per calmierare i costi delle energie ma soprattutto per fare in modo che la speculazione finanziaria non vada a turbare in maniera così profonda la vita delle imprese e, di riflesso, dei consumatori”. Il nodo relativo alle competenze resta però fondamentale per le aziende: “le buone imprese le fanno le risorse umane e averne di qualità è fondamentale per le aziende stesse perché solo la qualità delle risorse umane a tutti i livelli, da chi le gestisce a chi opera all’interno delle stesse può innalzare il livello delle aziende – ha detto ancora il presidente Ferraioli – Noi vogliamo portare alla luce la necessità di puntare sul tema della formazione, migliorare il rapporto tra mondo delle imprese, scuola e università; puntare sugli istituti tecnici superiori a cui sono destinati fondi importanti del Pnrr e come Confindustria Salerno ci siamo già mossi con un corso sulla meccatronica per 25 ragazzi, partito a fine gennaio e abbiamo preparato una domanda per poter avere un istituto tecnico superiore sull’agro alimentare, fondamentale nella nostra provincia e ci auguriamo che questo progetto possa andare a buon fine per formare risorse pronte ad entrare nel mondo delle imprese”.