Quarant’anni di militanza politica a destra, gli anni di piombo, l’ascesa di Fini, la discesa in campo di Berlusconi, la straordinaria vittoria del Sindaco Guazzaloca nella rossa Bologna, la fine di Gianfranco Fini sono efficacemente narrati in questa autobiografia che Enzo Raisi ha vissuto sulla propria pelle da protagonista.
Stasera alle 18.00, presso il complesso monumentale di San Giovanni in Cava dè Tirreni, si terrà la presentazione dello stimolante libro per gli osservatori del recente passato politico nazionale: con l’autore dialogherà Eugenio Canora della associazione ‘Cava Sia’, moderati da Antonluca Cuoco de ‘la Ragione’.
Il libro racconta la storia di un militante entrato quattordicenne in una sezione di partito e, con criteri meritocratici, arrivato fino a rappresentare i cittadini in Comune, Provincia e nel Parlamento Italiano. Nella parte finale il testo, che ha la prefazione di Gianfranco Fini, non lesina critiche al fallimento della politica populista di oggi, offrendo anche una appendice con l’analisi del voto del 2022 in Italia.
La politica per Raisi è stato “un vero amore, come per una donna che forse è un po’ baldracca… ma ai grandi amori non si dice mai di no e ci si lascia consumare senza accorgersene…”. Poi il vento dell’antipolitica, l’ignoranza diffusa e il populismo imperante, che alimentano l’idea della politica e dei politici come il male assoluto, lo hanno spinto verso la scelta di abbandonare la vicenda politica attiva.
Raisi dedica il libro a alle migliaia di persone che come me hanno pensato, attraverso la Politica di migliorare, il proprio Paese. Anonimi consiglieri di quartiere, comunali, provinciali, regionali, parlamentari o militanti di partito