di Erika Noschese
Tempi duri per il commercio salernitano. Quelle poche attività che, ancora oggi, riescono ad andare avanti devono fare i conti con i “capricci” del vicinato. Lo sa bene la salernitana Michela Giarletta, titolare della pizzeria d’asporto Gnam Gnam situata nei pressi del rione Carmine. Da tempo, ormai, la donna sta lottando per tenere in piedi la sua attività commerciale nonostante uno dei vicini continui a darle non poche preoccupazioni. Alla base della polemica, che va avanti ormai da diversi mesi a suon di controlli che la donna puntualmente si ritrova nella sua pizzeria, fastidi che l’uomo lamenterebbe. «Te ne devi andare. E se non vai via tu vado via io», avrebbe detto il vicino, stando a quanto dichiarato dalla titolare del locale che è stata accusata di aver sporcato il muro che divide la sua abitazione e la pizzeria, a causa del fumo prodotto dai forni. «Sono stanca, lavoro per sopravivvere giorno per giorno e questa situazione non aiuta», ha spiegato Michela sottolineando di essersi resa più volte disponibile a pagare le spese di pitturazione del muro. «Non credo di essere io la responsabile ma voglio essere lasciata in pace e mi sono offerta di pagare la pitturazione ma lui si è rifiutato, accusandomi di sporcargli anche la sua abitazione». Anche in questo caso la donna si è resa più che disponibile a provvedere: «Anche in questo caso mi sono offerta di pagare di tasca mia una donna delle pulizie che possa sistemare la casa del mio vicino ogni 15 giorni ma anche in questo caso l’offerta è stata declinata». Ad oggi, Michela Giarletta avrebbe ricevuto la visita dell’Asl, dei Nas e della Guardia di Finanza già diverse volte ma, sottolinea «non scherziamo proprio. Ho un’attività commerciale a Salerno ed è tutto in regola. Pago le tasse come tutti e spesso faccio fatica ad arrivare a fine mese ma vado avanti». I controlli, doo vari solleciti da parte dell’uomo, hanno portato ad accertare piccole mancanze, insignificanti, che hanno però costretto la titolare di Gnam Gnam a pagare multe salate. «Mi accusano anche di fare troppo rumore ma la mia è una pizzeria d’asporto. Ci lavoriamo io, mia madre e il ragazzo che si occupa delle consegne. Chiudiamo alle 23, come possono 3 persone fare tanto casino?», si chiede la donna che proprio nei giorni scorsi ha ricevuto un aut aut dal suo vicino: «O te ne vai tu o me ne vado io».