“Io sono Geometra. Incontri con la Professione” alla Stazione Marittima - Le Cronache
Salerno

“Io sono Geometra. Incontri con la Professione” alla Stazione Marittima

“Io sono Geometra. Incontri con la Professione” alla Stazione Marittima

Il Collegio Provinciale dei Geometri e Geometri Laureati di Salerno, presieduto da Felice Di Salvatore, organizza da martedì 5 a venerdì 8 aprile 2022 presso la Stazione Marittima di Salerno, “Io sono Geometra. Incontri con la Professione”. Il taglio del nastro con la cerimonia di apertura del ricco programma avrà luogo domani, martedì 5 aprile, alle ore 9 alla presenza di Vincenzo Napoli Sindaco di Salerno, Michele Strianese Presidente della Provincia di Salerno, Gianvittorio Rizzano Direttore del Dipartimento di Ingegneria Civile Università degli Studi di Salerno.L’iniziativa si svolge con il patrocinio del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, della Cassa Geometri e dei Collegi delle Province di Avellino, Benevento, Caserta e Napoli, oltre che della Regione Campania, della Città di Salerno, della Provincia di Salerno. La realizzazione delle quattro giornate trova spunto dalla considerazione che il Collegio, essendo il garante della professionalità, delle competenze e della deontologia dei suoi iscritti, ha il dovere di confrontarsi con il mondo esterno, al fine di legittimare la figura del “Geometra” nell’ambito del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e negli interventi di ristrutturazione edilizia, nel risparmio energetico e nelle agevolazioni fiscali. Al tempo stesso, poiché i geometri sono sia interlocutori diretti delle Istituzioni che a contatto con le altre professioni, è necessario che si occupino della propria formazione e delle possibilità che offre il mercato, al fine di intraprendere responsabilmente la strada del futuro.Per questo, desiderano da protagonisti condividere in sede istituzionale tematiche e problematiche di estrema attualità, quali il ruolo della professione e la sua riqualificazione in chiave moderna, l’efficientamento energetico, il rilancio dell’edilizia, dialogando costantemente con la politica, le imprese, i professionisti.Il Collegio, oggi più che mai, deve fare la propria parte, orientando al meglio le scelte verso i CAT per un diploma spendibile nel mondo del lavoro, incrementando i molteplici ambiti di applicazione delle competenze e i tirocini presso gli studi tecnici degli associati e contribuendo ai nuovi percorsi formativi accademici per i giovani aspiranti geometri. Il Collegio di Salerno è grato al Consiglio Nazionale Geometri per l’attenzione che ha voluto riservargli, convocando a Salerno l’Assemblea dei Presidenti nei giorni 6 e 7 aprile per dare ancora più lustro al già ricco programma. La Mostra “Gli strumenti topografici e la rappresentazione cartografica dal 1730 ad oggi” è realizzata grazie alla collezione privata del geom. Pasquale Aprile, con oltre 150 strumenti topografici per il rilievo, per il calcolo, per la rappresentazione grafica. Nel XVIII e XIX secolo i geometri erano professionisti fondamentali per mappare le città, scavare canali, costruire strade e posare binari ferroviari in un mondo che si stava rapidamente industrializzando.I loro beni più preziosi erano gli strumenti di misurazione di cui disponevano, come teodoliti, tacheometri e livelle, che non erano semplicemente strumenti di misurazione ad alta precisione, ma anche oggetti realizzati ad arte: acciaio, bronzo o rame scintillanti, a volte accompagnati dall’intensa tonalità bruna di custodie o treppiedi in legno. Il XVIII e il XIX secolo furono, infatti, l’età d’oro della topografia, un’era in cui aree del mondo fino ad allora prive di mappatura (le Americhe e le lontane colonie europee) aprirono nuove frontiere al commercio, allo scambio e all’insediamento. Per sfruttarne le risorse era essenziale conoscere la configurazione del territorio, per cui la misurazione geodetica e la mappatura topografica acquisirono un’importanza fondamentale. Fino alla Rivoluzione Industriale, nella seconda metà del XIX secolo, questi strumenti erano realizzati da artigiani che, di frequente, erano anche inventori autodidatti. Saranno esposti strumenti realizzati da illustri artigiani del XIX secolo, come Troughton & Simms di Londra (creatori di strumenti per gli osservatori di Greenwich e Melbourne) e il celebre artigiano britannico Thomas Jones, oltre che dalle prime aziende europee dell’epoca (la Salmoiraghi già La Filotecnica di Milano del prof. Porro e ing. Angelo Salmoiraghi; l’Opificio Meccanico Spano di Napoli; Kern, Wild, Zeiss Jena, Officine Galileo, Bima) e dalle società americane (la Young & Sons di Filadelfia e la Keuffel & Esser di New York); inoltre, sia le europee che le americane erano fornitori ufficiali della U.S. Coastal Survey, istituita nel 1807, per realizzare la mappatura geodetica della linea costiera degli Stati Uniti. La collezione presenta un raro regolo per cemento armato, prodotto dalla ditta Ferrero su brevetto Washington Sabatini e il regolo calcolatore Pickett, interamente in alluminio, usato dalla NASA e che Aldrin aveva in dotazione per effettuare i calcoli per un allunaggio nel lontano 1969, oltre che libri di topografia dal 1700 al 1970 (Porro, Boaga, Righini, Erede, Vetere, Siniscalchi, Curioni, Pasini), anche in francese, inglese, tedesco, greco, spagnolo.