di Monica De Santis
In pochi ieri pomeriggio hanno aderito, in piazza Amendola alla manifestazione di protesta pacifica indetta dalla Cobas Salerno, dal Coordinamento Scuole Aperte Salerno, dal’Hormé liberi di crescere e dal’UDS Salerno, a sostegno del mondo della scuola. La manifestazione che in contemporanea si è svolta anche in altre piazze d’Italia era stata indetta per porre all’attenzione del Governo e degi organi d’informazioni tutto ciò che a distanza di un anno e mezzo dall’inizio della pandemia non è stato fatto per le scuole. Come ad esempio la riduzione degli alunni per classe e il dare più spazi alle scuole. “Sappiamo che a Salerno e provincia alcuni Istituti Superiori, per sdoppiare le classi pollaio, hanno già reintrodotto, con l’assenso dei Collegi e dei Consigli d’Istituto, forme di “DAD di prossimità”, contrariamente alle promesse del Governo per cui nessun alunno dovrebbe più fare nemmeno un’ora di Dad, salvo quarantene. Le classi sovraffollate, oltre a compromettere la sicurezza degli studenti e del personale, impediscono lo svolgimento di una didattica personalizzata e attenta alle esigenze formative e cognitive di ogni alunno e studente. Come al solito, le scuole sono sprovviste dei docenti e degli ATA necessari ad un avvio regolare e ogni Istituto cerca di cavarsela come può mentre non si sa quando partiranno le mense scolastiche. Oltre agli interventi di facciata, nessun intervento serio sull’edilizia per risolvere i problemi che affliggono le strutture degli edifici scolastici ; i trasporti sono quelli di sempre perché non è stata affrontata seriamente la questione relativa alla loro capienza e frequenza. Non vogliamo un altro anno in DAD o a singhiozzo, il numero degli alunni per classe deve essere ridotto al massimo 20 – 15 e servono investimenti massicci nell’edilizia scolastica e nel trasporto pubblico, con interventi sia immediati che di lungo periodo, per garantire effettivamente la scuola in presenza e in sicurezza”.