di red. cro.
E’ in arrivo un nuovo Motu Proprio del Papa “sulla protezione dei minori e delle persone vulnerabili”, per rafforzare la prevenzione e il contrasto contro gli abusi nella Curia Romana e nello Stato della Citta’ del Vaticano. E’ una delle “iniziative concrete” che il moderatore dell’Incontro in Vaticano sulla protezione dei minori, padre Federico Lombardi, indica per il prossimo futuro nel quadro del “follow up” del summit concluso oggi. Il Motu Proprio accompagnera’ una nuova legge dello Stato della Citta’ del Vaticano e le Linee guida per il Vicariato della Citta’ del Vaticano sullo stesso argomento. Inoltre e’ imminente la pubblicazione da parte della Congregazione per la Dottrina della Fede di un “vademecum” che aiutera’ i vescovi del mondo a comprendere chiaramente i loro doveri e i loro compiti. Inoltre, spiega Lombardi, “nello spirito della comunione della Chiesa universale, il Papa ha manifestato l’intenzione di favorire la creazione di task forces di persone competenti per aiutare le conferenze episcopali e le diocesi che si trovino in difficolta’ per affrontare i problemi e realizzare le iniziative per la protezione dei minori”. Intanto, domattina alle 9.00 il Comitato organizzatore del summit si incontrera’ con i responsabili della Curia Romana che partecipanti all’Incontro, “in modo da impostare fin d’ora il lavoro necessario per dare seguito, secondo il desiderio del Papa, ai propositi e alle idee maturate nei giorni scorsi”. “Questi primi passi segni di incoraggiamento – dice Lombardi – ci accompagneranno nella nostra missione di annuncio del Vangelo e di servizio per tutti i bambini del mondo, sentendoci solidali con tutte le persone di buona volonta’ che vogliono abolire ogni forma di violenza e di abuso contro i minori”. Ma che cosa portano a casa i partecipanti all’Incontro? “Abbiamo ascoltato le voci delle vittime dei terribili crimini di abuso sessuale su minori da parte di membri del clero – ricorda il moderatore dei lavori -. Chiediamo loro sinceramente perdono come pure a tutti i nostri fratelli e sorelle, per cio’ che abbiamo fatto di male e per cio’ che abbiamo mancato di fare”. “Torniamo alle nostre diocesi e alle nostre comunita’, sparse in tutto il mondo – prosegue -, con una comprensione piu’ profonda di questo terribile scandalo e delle ferite che provoca nelle vittime e nell’intero popolo di Dio”. Lombardi cita le parole di Giovanni Paolo II del 2002,”che rimangono profondamente attuali ed esprimono il nostro impegno: ‘La gente deve sapere che nel sacerdozio e nella vita religiosa non c’e’ posto per chi potrebbe far del male ai giovani'”. “Vogliamo assolutamente – osserva – che tutte le attivita’ pastorali della Chiesa cattolica e i luoghi dove esse si esercitano siano pienamente sicuri per i minori, per il rispetto della loro dignita’ e la loro crescita umana e spirituale”. “Responsabilita’, rendere conto, trasparenza, sono le parole che sono risonate in questi giorni in cui abbiamo pregato, riflettuto e scambiato le nostre esperienze sotto la guida del Santo Padre Francesco e che ci impegniamo a tradurre in azioni concrete – conclude il gesuita -. Lo spirito di collegialita’ e il cammino sinodale della comunita’ ecclesiale ci daranno il sostegno e l’incoraggiamento di cui abbiamo bisogno per continuare a superare le tendenze all’occultamento e a privilegiare l’istituzione rispetto alle persone che essa deve servire, ottenendo il rinnovamento spirituale e strutturale, necessario per sradicare dalla Chiesa ogni forma di abuso non solo sessuale, ma anche di potere e di coscienza”.