di Adriano Rescigno
Nuova bufera sul Movimento 5 Stelle, web ed opposizioni non perdonano ad Adelizzi il video annuncio sull’emendamento che taglia il 40 per cento delle accise sulle birre prodotte in Italia.
L’accusa è quella di conflitto di interesse per Cosimo Adelizzi, deputato a cinque stelle ed originario di Eboli, titolare insieme ai due figli Giusy e Cosimo della ditta “Adelizzi Bevande”. “Non c’è nessun conflitto di interesse – dice Cosimo Adelizzi – il provvedimento incide favorevolmente su produttori e di conseguenza sui consumatori. La mia azienda distribuisce bevande non le produce. Si tratta a mio avviso – prosegue il deputato pentastellato – di un “non caso” e tra l’altro non sono neppure il primo firmatario di questo emendamento nato in commissione bilancio di cui faccio parte. Per me è una buona notizia soprattutto per i consumatori”. “Daremo un grossa mano a tutte le piccole birrerie italiane – concludeCosimo Adellizzi – Nel 2019, brindare con un buona birra italiana ci costerà di meno”. Nel merito, l’emendamento promosso in commissione bilancio alla Camera dei Deputati sul testo della legge di bilancio, va a favore delle microaziende produttrici di birra che potranno beneficiare della riduzione del 40 per cento delle accise, solo per chi produce meno di 10mila ettolitri l’anno. Per tutti gli altri produttori è previsto il taglio di un centesimo per ettolitro su grado plato. A segnalare il curriculum vitae di Cosimo Adelizzi è stato il professor Riccardo Puglisi su Twitter su assist dell’utente Marco, Dr. Puntastic, sempre molto attento nel verificare quei punti di contatto tra ciò che viene proposto in Parlamento e chi di volta in volta usufruisce, o si presume, a piene mani di questi nuovi provvedimenti. Questa volta è il turno del Portavoce del Movimento 5 Stelle eletto alla Camera – direttore commerciale dell’azienda di famiglia – che però si smarca di ogni accusa circa un presunto conflitto di interessi indicando il campo di azione dell’azienda.