di Matteo Maiorano
«Il reddito di cittadinanza dimostrerà che non siamo un popolo di fannulloni». La misura economica di matrice pentastellata, approvata nella legge di bilancio 2019, è pronta a diventare realtà. Il decreto sarà discusso nella giornata di giovedì dal Parlamento. Accedere al fondo tramite i centri per l’impiego non sarà facile ne scontato. Il deputato Nicola Acunzo analizza le varie sfaccettature che compongono la misura che «se funziona nel resto d’Europa, non avrà impedimenti in Italia»
Quando sarà possibile fruire del reddito di cittadinanza?
«Siamo in attesa affinché la cosa venga discussa in parlamento. Abbiamo delle schede che, in queste settimane, consegneremo ai cittadini per tenerli informati. E’ necessario vedere come si muoveranno anche le altre Regioni».
Chi potrà beneficiare di questi soldi?
«Tutti coloro che non hanno un impiego, poi le domande andranno valutate caso per caso. Viene data la possibilità a chi non è occupato, attraverso i centri per l’impiego, di lavorare, dopo la richiesta da parte del cittadino. Se il lavoro non risponde alle esigenze di chi ha fatto richiesta o nascono problemi, si ha la possibilità di cambiarlo fino a tre volte. Al terzo rifiuto si perde il diritto a percepire il compenso».
Una misura, secondo qualcuno, fatta ad hoc per i fannulloni…
«Assolutamente no. Non è un reddito di inclusione. Se vai a lavorare vieni pagato, se non vai non percepisci nulla».
Il reddito di cittadinanza nasce per combattere la disoccupazione. Sarà possibile creare lavoro per tutti coloro che ne faranno richiesta addirittura tre lavori?
«Saranno i centri per l’impiego ad occuparsi di questo aspetto. Abbiamo dedicato un quantum per fare in modo che queste strutture funzionino diversamente. Ci sono diversi imprenditori che si trovano senza personale perché l’occupazione offerta può sembrare banale: parliamo di attività vera e propria. Le possibilità ci sono, sarà poi il centro per l’impiego a ottimizzare il sistema».
Il governatore della Campania De Luca ha espresso da tempo il suo pensiero sulla misura adottata dai pentastellati, non ultima la dichiarazione in cui si afferma che «sarà intercettata dalla camorra»…
«Sappiamo bene la linea del presidente della Regione. Nel pratico, abbiamo fatto in modo che il tutto funzioni in maniera precisa e minuziosa, c’è da aspettare l’applicazione per passare dalle parole ai fatti. Sono sicuro che queste affermazioni saranno presto smentite dalla realtà. Che possano sorgere momenti di disorganizzazione, considerando la celerità con cui andremo a realizzare il reddito di cittadinanza in tutta la sua organicità, è probabile, ma non parliamo di cose così gravi. Non capisco in che modo questi soldi possano essere intercettati dai clan».
Da dove saranno recuperati i fondi da destinare alla misura economica?
“I soldi sono stati messi in manovra, a breve saranno stanziati e destinati ai centri per l’impiego, che li destinerà ai beneficiari. Nel resto d’Europa funziona, non vedo perché dovrebbero sorgere problemi qui da noi. Il cambiamento è in atto, sono sicuro cambieranno anche i cittadini. Il reddito di cittadinanza dimostrerà che non siamo un popolo di sfaticati, le offerte che verranno fatte non saranno disdegnate. Le persone andranno a lavorare e saremo fieri del nostro sud».