di Monica De Santis
Le nuove misure per contenere la diffusione del Covid -19 non piaccione neanche a Benny Sarno e Vincenzo Albano, dello studio fotografico Punti di Vista e dell’agenzia Salerno in Cornice. Come i tanti operatori del wedding anche loro trovano devastanti le decisioni che Conte vuole prendere. Decisioni che penalizzano in modo particolare il settore delle cerimonie e delle feste… “Per chi come noi, lavora principalmente nel settore del wedding – afferma Benny Sarno – questo nuovo decreto ch dovrebbe uscire a giorni è un vero colpo basso. Un colpo basso che provocerà conseguenze pesantissime ad un settore già fin troppo penalizzato. E non parlo solo per noi fotografi, ma anche per tutto ciò che ruota intorno ad un evento come un matrimonio, quindi fiorai, parrucchieri, autonoleggio, alberghi etc… Penalizzazioni che toccheranno sicuramente anche altri settori del mondo dell’intrattenimento come i concerti, oppure il teatro e il cinema” Voi credete che si possa comunque riuscire a lavorare con queste nuove regole? “Forse in altre città d’Italia sì – prosegue Benny Sarno – ma per lo standard dei matrimoni salernitani credo che sia impensabile riuscire ad organizzare una cerimonia con solo 30 invitati” Dopo la fine del lockdown siete tornati a pieno regime lavorativo? “No, dopo la fine del lockdown abbiamo spostato la nostra attenzione anche su altri eventi – racconta Vincenzo Albano – come le feste per i 18esimi, oppure feste di laurea etc”. E questo perchè? “Perchè molti dei matrimoni che si dovevano tenere tra i mesi di aprile e maggio sono stati rinviati al 2021 – prosegue Vincenzo Albano – sono pochi quelli che si sono spostati nei mesi estivi e in questi primi mesi autunnali”. Che perdite economiche avete subito? “Abbiamo avuto perdite del 70% – dice Benny Sarno – e queste perdite non saranno recuperate” Come mai? “Semplice, perchè ciò che dovevamo fare nel 2020 è stato rinviato al 2021. – prosegue Vincenzo Albano – Già ad oggi si prospetta un 2021 saturo. Molte location sono già tutto esaurito, così come molte chiese, di conseguenza chi vorrà organizzarsi per il 2021 se trova tutto pieno si sposterà al 2022, e così via. Quindi non ci sarà un recupero di ciò che è stato perso. Adesso potevamo recuperare qualcosa”. E qualcosa l’avete recuperata? “Qualcosa – interviene Sarno – ma se ci fermano di nuovo rischiamo di perdere anche quel qualcosa”. Durante le cerimonie alle quali avete partecipato avete notato forme di assembramento? “Forse all’inizio, nei mesi di giugno e luglio, si notava non assembramenti, – dice Albano – ma più che altro confusione nelle persone. In tanti non sapevano come comportarsi, come muoversi all’interno dei locali cosa potevano fare e non fare”. E adesso? “Adesso le persone hanno capito come funziona il tutto. E sinceramente non ci è mai capitato di vedere confusione o caos durante le cerimonie. – conclude Sarno – Sono tutti molto rispettosi e si attengono a ciò che gli viene indicato dai ristoratori”.