di Rosa Coppola
Il 40% della provincia salernitana è risultata asintomatica. E’ il numero che balza agli occhi nel dettagliato grafico preparato dal Dipartimento di Prevenzione- Servizio epidemiologico dell’Asl Salerno che analizza i dati per un periodo di trenta giorni: dal 6 marzo al 7 aprile. Gli esperti prendono in considerazione tutte le sfaccettature del fenomeno epidemiologico analizzandolo per sesso, età, forma di patologia. Il numero di pazienti analizzato è di 489. Come dicevamo, il 40% di questi( 197 casi) risulta asintomatico, ovvero vuol dire aver contratto il virus, ma non manifestare i sintomi della malattia. Il 30% è pauci sintomatici in isolamento domiciliare (144 casi), cioè presentano sintomatologia lieve; il 17% (83 casi) è ricoverato in reparto; il quasi 3% in Terapia intensiva (12 casi). I guariti, rappresentano il 4% e sono 20; mentre i deceduti, pari al 7%, sono 33. Questo ultimo aspetto viene ulteriormente declinato. Il 33% dei decessi abbraccia una fascia di età che va dagli 80 ai 90 anni (11 casi); il 34% invece (11 casi) vede una forbice tra i 70 e gli 80. Segue il 15% con 5 casi per una età da dai 51 ai 60. Il 9% rappresenta i tre casi per i 60/70 anni; il 6%, con due casi, per i 40/50enni. Infine, un caso, pari al 3% per i 30/40enni. L’età media dei deceduti, ricapitolando, è di 71 anni. Sono i maschietti, con il 76% ad avere la peggio mentre, secondo i dati Asl, le donne morte sarebbero pari al 24%. La statistica riporta anche i picchi registrati in questi trenta giorni, ovviamente quasi sempre in crescita. Solo a metà mese scorso, in verità, si è avuto un brusco calo con una discesa improvvisa di contagi. Vero è che bisogna anche tener conto del numero di tamponi eseguiti capaci di cambiare il verso.I dati sono in continuo aggiornamento con una notevole mole di lavoro affrontata, quotidianamente, dal Dipartimento/ Servizio.