di Andrea Pellegrino
Più che cartelle pazze sono cartelle strane. Quel che sta accadendo sull’Ici e Imu a Salerno ha veri e propri tratti paradossali. La storia ultima è quella Rodolfo De Spelladi, storico gestore della Libreria Internazionale di Salerno che in un sol colpo si è visto recapitare due accertamenti Ici. Peccato, o per fortuna per lui, che in entrambi i casi pare che quanto scritto non trovi attualmente riscontro oggettivo. Il primo riguarda un immobile di via Luigi Guercio per il quale il Comune di Salerno ha chiesto più di milleseicento euro. Ma l’appartamento, secondo De Spelladi, è stato venduto trenta anni fa. Il secondo caso, sarebbe molto più complesso e riguarda un terreno (incolto) di Matierno, per il quale sempre il Comune di Salerno vorrebbe mille euro. In questo caso si tratta di un terreno inserito nel noto insediamento abitativo che sarebbe dovuto nascere nella frazione alta di Salerno. Insomma un terreno, completamente abbandonato e secondo la classificazione tecnica a rischio frane, praticamente acquisito dalla società sviluppo salernitano per la trasformazione dell’area, per tramite del “Consozio Casa Roma . Qui oltre il danno ci sarebbe la beffa. Perché dall’atto sottoscritto nel 2009 a Matierno e precisamente in quell’area (che coinvolge quasi 20 proprietari) nulla si è mosso. Ma non solo. Il terreno di De Spelladi è, a detta del settore urbanistica del Comune di Salerno, pericoloso sotto il profilo idrogeologico. Infatti, a quanto pare, in quell’appezzamento di terreno pare che il progetto non preveda più case ma una piscina. Naturalmente ad oggi, dopo più di quattro anni, il tutto è rimasto sulla carta, ad eccezione di qualche carotaggio effettuato nella zona. Ma ora, nonostante tutto, pende anche l’accertamento Ici con una bolletta da mille euro. Ed ancora, anche se fosse tutto normale: si può per un appartamento (un attico) in via Luigi Guercio (quindi zona centrale) pagare 1600 euro mentre per un terreno abbandonato da anni e non utilizzato pagarne mille?