I cattolici e la politica - Le Cronache Attualità
Attualità Campania

I cattolici e la politica

I cattolici e la politica

di Alfonso Malangone*

Non è facile, per un cittadino qualsiasi, intervenire nella discussione tra il prof. Salzano e l’avv. D’Aiuto sull’impegno dei Cattolici nella vita della nostra Comunità. In primo luogo, perché alle sue parole potrebbe mancare la credibilità che si attribuisce alle qualificate presenze pubbliche di lungo periodo. E, così, sarebbe pure inutile proseguire. Sia consentito, però, ad un semplice cittadino, almeno di dire qualcosa ai soli fini di un approfondimento dei motivi che tuttora rendono necessaria la partecipazione dei Cattolici alla scrittura di un comune futuro. Una premessa, appare indispensabile. In un Mondo sempre più orientato a garantire la laicità del pensiero, a torto o a ragione, definirsi Cattolico non deve più essere sinonimo di una diversità storico-culturale né deve mirare a riproporre esperienze, pure importanti, che appaiono oggi lontane e di cui molti non hanno alcun ricordo. Laddove così fosse, il confronto con le altre posizioni sarebbe immediatamente infettato da pregiudizi che, per il vero, neppure potrebbero essere completamente contrastati. Perché, la storia è la storia. Per questo, il Cattolico della Politica neppure può immaginare di potersi presentare come un testimone di fede, ma solo come un portatore di comportamenti e di progetti impregnati di quella visione morale che costituisce la spina dorsale dell’insegnamento Cristiano. Che, infatti, trasmette messaggi morali, prima che religiosi. Cioè, deve essere un attivo e fattivo interprete di quei principi universali che la Religione ha diffuso e diffonde e che, negli usuali riferimenti, sono costituiti dalla lotta per l’eguaglianza, per il sostegno ai più deboli, per l’assistenza, per la coesione e la giustizia sociale, per la partecipazione, per la condivisione, per il confronto costruttivo. Tuttavia, anche questa sarebbe, oggi, una visione superata, perché del tutto priva di riferimenti ad equivalenti principi universali che presiedono al funzionamento di tutto il Creato assicurando il moto coerente e condiviso di ogni componente dell’Universo. Sono regole ‘morali’, infatti, anche quelle che impediscono ai Pianeti di sfracellarsi o di perdersi, che consentono al giorno di sostituirsi alla notte, che permettono alle stagioni di rinnovarsi secondo un ciclo perpetuo. Una ‘moralità’ superiore li ha applicati per consentire a tutti noi di vivere. Una ‘amoralità’ superiore li sta demolendo con comportamenti che mirano a sottomettere la Natura in ogni sua espressione. Così, a un cittadino qualsiasi non sia impedito di osservare che la presenza dei Cattolici nella Politica non può limitarsi a regolamentare il comportamento relazionale degli umani, ma deve distinguersi per il massimo rispetto nei confronti della Natura, dell’Ambiente, del Territorio, del Mare, delle Spiagge e di tutto il complesso sistema che ci avvolge. Non è sufficiente, oggi, battersi per un ordine basato sulla democrazia, sul dialogo, sull’inclusione, sulla moderazione delle parole o sulla diffusione dell’amore. Un Cattolico della Politica deve battersi per le migliori condizioni economiche, finanziarie, sociali e psicologiche dei cittadini, contro ogni speculativo comportamento di portatori di interessi personali e perché sia riconosciuto a tutti il diritto di godere dei beni Comuni per il semplice motivo di essere figli di un angolo di territorio al quale sono stati donati da una Volontà Superiore. E, quindi, se le condizioni della nostra Città sono critiche, come tante immagini dimostrano in questi giorni, forse quest’impegno non è stato rispettato. E, se fosse vero che, come è stato scritto, i Cattolici possono essere la parte preponderante del numeroso gruppo dei non votanti, sarebbe opportuno verificare se essi si siano sentiti pienamente rappresentati e tutelati nell’esigenza primaria di ogni individuo: vivere il proprio quarto d’ora di esistenza con dignità e nel pieno benessere, inteso come soddisfazione dei bisogni materiali e morali. Forse, qualcosa da noi ancora manca per una dignitosa qualità della vita. La presenza dei Cattolici nella Politica avrà un senso quando davvero riusciranno a far prevalere il buono e il giusto grazie al rispetto dei principi ‘morali’ universali del messaggio Cristiano. Questa, è la diversità. Tutto il resto, è palude. *Ali per la Città