Sospeso tra il profumo di salsedine e le luci dorate della costa salernitana, il Saint Joseph Resort si è offerto come teatro d’eccellenza per la cerimonia del Premio Internazionale “Hippocrates Primus Magister – alla carriera 2025”. Qui, in una sala che fa della modernità la sua eleganza, si è consumata una serata in cui la tradizione si è stretta alla contemporaneità: un tributo alle professioni e agli ideali che sorreggono la vita civile, e un’occasione di richiamare l’antica estetica della cavalleria, fatta di segni, parole e atti, che siano simbolici o volti a lasciare un segno. È stato in quest’atmosfera, quella di un dipinto a olio in cui il cielo e la terra si confondono, che hanno avuto luogo le premiazioni: le onorificenze sono state posate sulle spalle degli illustri partecipanti, le luci si sono concentrate sui portatori di merito, e un battito di applausi ha accompagnato la consegna dei titoli. A guidare l’Accademia, e ad imporre le insegne con parole solenni e con un gesto rivolto al futuro con responsabilità, il Presidente e Rettore Roberto Schiavone Principe di Favignana, figura carismatica e ampiamente stimata, che ha consegnato premi e onori a coloro forse per aver contribuito degni di merito, conferendo a ciascuno di loro i valori necessari per condurre filantropiche esistenze, con solenne dignità. Accanto a lui, a rendere la giornata completa, nel vero e proprio senso di questa parola, sono intervenuti il Segretario Generale Internazionale Luigi Garbo, il Monsignor Paolo Cartolari, cappellano dell’Accademia, il Marchese Prof. Emilio Della Fontanazza, cerimoniere ufficiale, e il Prof. Lucio Cagini, Presidente del Senato Accademico. Insieme, hanno orchestrato un momento di alta spiritualità e di riconoscimento per coloro che si sono distinti nel proprio ambito professionale, culturale e umano. Considerevoli gli interventi dei presenti, che risuonano ancora tra le mura del Saint Joseph Resort e nei cuori di coloro che hanno partecipato alla premiazione. In particolare ricordiamo l’emozionante testimonianza della rappresentante dell’Ambasciata della Liberia, impegnata nel ricordare la donazione di 14 ambulanze da parte del presidente Roberto Schiavone Principe di Favignana alla Repubblica della Liberia, impegnate tutt’oggi nel salvare la vita a centinaia e migliaia di persone, costrette precedentemente ademigrare in paesi limitrofi per avere facile accesso alle cure mediche. Non è mancato, poi un momento che alla solidarietà ha aggiunto la cultura: la presentazione del libro della Dott.ssa Claudia Conte, ‘La voce di Iside’, che parla in prima persona alla nuova generazione, narrando dell’importanza del volontariato, del riporre nell’aiutare il prossimo il senso della propria vita, di utilizzare la solidarietà come antidoto alla solitudine, all’isolamento sociale, al prendere una cattiva strada. Tra i partecipanti alle premiazioni hanno figurato professionisti provenienti da molteplici ambiti: medici, avvocati, studiosi, forze dell’ordine, artisti e operatori culturali. Tra i nomi ricordiamo i numerosi ‘Premio alla Carriera 2025’ -un onore tutt’altro che fine a sé stesso, ma essenziale nell’omaggiare e prendere atto dei successi e delle virtù dei presenti- come Sua Eccellenza Patriarche Jacques III, l’Arcivescovo Boghos Lévon Zékiyan, il Monsignor Luigi Francesco Casolini di Sersale, il Generale di Brigata Francesco Lupo, il Generale della Guardia di Finanza Carmelo Azzarà, l’Arch. Vincenzo Napoli, il Dott. Vincenzo Zaccagnino, l’Avv. Gennaro Danesi, il Dott. Vincenzo Gallo, il Dott. Angelo Bruschino, il Prof. Giuseppe Tortoriello, il Dott. Umberto Inverso, l’Ing. Angelo Turco, il Dott. Gianfranco Bisogno, il Dott. Paolo Oliviero, la Dott.ssa Barbara Suzzi, l’Avv. Anna Iervolino, la Dott.ssa Kristina Kulyk, la Prof.ssa Cappello Maria Pia, la Dott.ssa Francesca Zungri e la Dott.ssa Floriana Puliti. Un momento reso oltremodo conviviale e ricco di importanza dalla partecipazione di personaggi illustri, che si figurano in volti già noti nell’ordine, attivi nel sodalizio accademico-culturale, e fondamentali nella realizzazione e continuazione di tali progetti, come il Principe Rafael Andujar Vilches, vicepresidente internazionale dell’accademia, la Dott.ssa Claudia Conte, ambasciatrice di pace e solidarietà dell’accademia nel mondo, il Dott. Giorgio Caruso, Priore per la regione Lazio, la Dott.ssa Francesca Brandi, console generale dell’accademia per il Marocco, Giacomo Salemma, priore dell’accademia per la Svizzera, la Dott.ssa Martina Guido, Gran Priore dell’accademia per la comunità autonoma di Madrid, il Dott. Giovanni Benedetti, Priore dell’accademia per la regione Liguria, la Dott.ssa Mariangela Vanalli, Priore dell’accademia per la Regione Lombardia, e l’Avv. Sabato Marino, Priore dell’accademia per la regione Calabria. É stato, inoltre, conferito un riconoscimento al Merito ‘Gran Croce OSJ-U.S.A.’ al Dott. Pasquale Buscino, al Dott. Dario Loffredo e al Brigadiere Nicola Pezzapesa.Un Premio alla Memoria, invece, è stato dedicato al compianto Dott. Federico Nesso, Magistrato della Procura di Salerno, per l’impegno e la dedizione dimostrati durante la sua vita professionale e accademica, che gli hanno permesso di lasciare un fondamentale segno nella lotta alla criminalità organizzata. Uno dei momenti più intensi della serata è stato il discorso del Marchese Prof. Emilio Della Fontanazza, che ha offerto una riflessione profonda sull’essenza e sui ranghi dell’Ordine dei Cavalieri di Malta OSJ–U.S.A., tracciando un filo ideale tra la storia e l’attualità. Il Marchese Professore ha narrato, dunque, di quella che è la storia dei nomi per i vari ranghi di un ordine e di come essa stessa sia cambiata negli anni: egli ha spiegato come storicamente per ottenere il privilegio di essere chiamato o titolato principe, ci fosse bisogno di essere figlio di un Re, mentre, al contrario, queste ‘classi sociali’ rappresentino ora i meriti, e non la successione, evidenziando la meritocrazia viva nell’ordine. Il cerimoniere ha offerto una lezione che è apparsa come una mappa morale: i ranghi non sono meramente sigilli di prestigio, ma tappe di una progressiva responsabilità. Le parole, citando antichi codici e l’imperativo contemporaneo di solidarietà, hanno toccato il nucleo del senso cavalleresco: servire, curarsi dei più deboli, assistere i fragili e possedere un’intensa dedizione intellettuale. La cerimonia si è conclusa con un’elegante cena di gala, durante la quale ospiti e premiati hanno potuto condividere un momento conviviale in un clima di amicizia e raffinatezza, accompagnati da esibizioni musicali di artisti di rilievo. Tra i brindisi e i sorrisi, l’eco delle parole pronunciate nel corso della cerimonia è rimasto a lungo nell’aria del Saint Joseph Resort, trasformando ogni momento in un richiamo alla nobiltà d’animo, al rispetto delle tradizioni e alla convinzione che l’onore non è un titolo da esibire, ma un impegno da mantenere. La colonna sonora della serata ha contribuito a rendere palpabile la solennità: esibizioni in chiave classica e momenti più moderni di crossover. In particolare la Soprano Laura Saurino ha offerto momenti vocali intensi, accompagnata strumentalmente da Rosario Saccardi e Michele Iovine. Il repertorio ha spaziato tra melodie napoletane rivisitate, arie eleganti e arrangiamenti contemporanei che hanno reso la cena di gala un’esperienza immersiva. La serata si è dunque chiusa come era cominciata: con un patto non pronunciato, ma ben ascoltato. Non è stato soltanto il conferimento di unaplacca o di un titolo; ma il rinnovarsi di un impegno verso la società. L’eco delle parole, il luccichio delle medaglie, la mano che porge la spilla: tutto parlava di responsabilità più che di gloria. Si conclude così il premio Internazionale “Hippocrates Primus Magister 2025”, un evento che celebra non solo le eccellenze, ma l’essenza stessa dell’uomo al servizio dell’umanità.
Raffaele Maria De Cristofaro





