Con il violinista di Campagna anche il ballerino Antonio Leone e la violoncellista Martina Tranzillo hanno conquistato la prestigiosa giuria di Prodigi
Di OLGA CHIEFFI
E’ stata una serata speciale per Salerno quella di sabato sera su Rai 1. Tra i dodici talenti della trasmissione Prodigi, ben tre appartenevano alla scuola salernitana e le corde virtuose hanno legato le esibizioni dei nostri conterranei. Se il primo premio assoluto è stato assegnato al violinista Giuseppe Gibboni, che ha conquistato tutti con la seducente e virtuosistica Carmen di Pablo De Sarasate, il ballerino Antonio Leone, solo tredici anni ha rapito la Eleonora Abbagnato con il suo sguardo e le piroette sul I capriccio di Niccolò Paganini, la violoncellista Martina Tranzillo, iscritta al Conservatorio di Salerno nella classe di Liberato Santarpino, ma dolcissima “Formica atomica” di Ilie Ionescu, si è cimentata con le passionali ossessioni di Libertango e del romanzo rioplatense di Astor Piazzolla. Questo sarà un trio che vanteremo celebre in un futuro prossimo e il comun denominatore è di puntare in alto ma di restare sempre con i piedi ben saldi per terra, poiché l’arte è in primo luogo umiltà. Lo ha dichiarato il piccolo grande danzatore, la leonessa del palcoscenico Martina stregata piccolissima dalla sezione dei celli di chissà quale orchestra televisiva, lo ha sottolineato il vincitore assoluto delle tre sezioni Giuseppe Gibboni, che da piccolo tentò di rubare il violino del padre Daniele e da allora, da quando gli fu messo consapevolmente in mano, “Dedico allo studio della musica diverse ore al giorno: quando vado a scuola all’incirca tre ore al pomeriggio; in estate, invece, dalle tre alle sei ore. Quel tempo trascorso in una stanza a studiare rappresenta per me una sorta di preghiera, mi permette di diventare una persona migliore”. A Giuseppe, che ha avuto la meglio anche sulla prima classificata tra i ballerini Emma Mardegan da Messtre e sulla vincitrice della sezione canto Zaira Di Grazia da Misterbianco, il compito di onorare la borsa di studio offerta dall’Unicef unitamente all’importante commissione da parte della Warner Music di incidere il suo primo disco. Madrine della serata anche le sorelle Camille e Julie Berthollet che accompagnate dal pianista boliviano José André Montano, hanno eseguito la Czardas di Vincenzo Monti, un segno forse che il prossimo evento sarà delle gemelle Donatella e Annastella Gibboni.
Il 16 dicembre al teatro Verdi di Salerno, il Conservatorio di Musica “G.Martucci” di Salerno, presenterà la sua orchestra rinata, ai cui leggii si assideranno allievi e docenti. Una serata nel corso della quale tra arie d’opera e pagine celeberrime, avrà quale festeggiati speciali proprio Giuseppe Gibboni e Martina Tranzillo, talismani preziosi per il nuovo progetto orchestrale del Martucci che saluterà ospiti nel corso dell’anno scolastico cinque direttori ospiti.